Allah, San Gennaro e i tre Kamikaze è l’ultimo romanzo dello scrittore di origini napoletane Pino Imperatore. Un romanzo per dirla con Alessandro Siani che “scoppia di risate”. Un libro di satira quindi? No, o almeno non solo e forse non principalmente. Il libro infatti affronta, seppur con scrittura semplice scorrevole e divertente, un tema delicato e sempre più attuale. Il messaggio che viene fuori infatti da queste pagine, tra una risata e l’altra, è quello dell’integrazione e della tolleranza che si contrappongono al fanatismo e all’odio.
La storia in soldoni è questa: tre giovani aspiranti kamikaze, dopo mesi di duro addestramento, finalmente vengono scelti per la loro prima (e ultima) missione. L’obbiettivo individuato dai loro superiori è Napoli in Italia. E qui viene il bello. I tre giovani mussulmani arrivano nella città partenopea per studiarla e trovare tre obiettivi da colpire, ma tutti i loro piani vengono sistematicamente mandati a monte. Infatti i tre si trovano a fare i conti con Napoli e con i Napoletani: scioperi improvvisi, treni stracolmi all’inverosimile, filosofi di strada, tifosi arrabbiati, vicine di casa procaci, il miracolo del sangue di San Gennaro… Anche e soprattutto la bellezza di Napoli, il suo mare, i vicoli, il Duomo, il Maschio Angioino, le isole del Golfo, la Cappella di San Severo col Cristo Velato… Tanta bellezza unita alla bontà ed al modo di fare del popolo napoletano metteranno in crisi gli aspiranti Kamikaze. Riusciranno a portare a termine la loro missione? “Vedi Napoli e poi muori?”
Bellissimo questo libro!!! peccato che oggi di bombe se ne é parlato nella realtá. vabbé ma quella é la storia triste della mia cittá che non finisce mai!!!
Si il libro è molto bello e divertente. tratta un argomento molto difficile con delicatezza e ironia…