Perché la vita non finisce con l’arrivo di un bebè
Giorni passati a cercare di interpretare i bisogni e i pianti del bambino, a gestire il cambio pannolino con tuo figlio cianotico urlante che sembra essere stato messo sul tavolo delle torture, invece che su un accogliente morbido fasciatoio, con simpatici elefantini disegnati. Nottate interminabili passate ad allattare, magari con tanto di tiralatte e aggiunta, sterilizzatore, ciucci e biberon… spingere centinaia e centinaia di volte il carrozzino avanti e dietro sperando, invano, che quegli occhioni vispi si chiudano. Ci si ritrova a passare l’aspirapolvere col bambino sulle spalle e a cucinare mentre il pargolo sta spargendo pentole e stoviglie per tutta la casa, arrampicandosi finanche al lampadario.
Ma vogliamo parlare delle coliche, e dei primi dentini?! Beh chi è genitore sa di cosa sto parlando. L’arrivo di un bambino sconvolge totalmente l’esistenza, ovviamente non vi capiterà mai nella vita, una cosa più bella, sono giorni di puro inarrestabile amore, di sfide, e di nuove affascinanti scoperte, di emozioni indicibili che gonfiano il cuore. Quando è nato il nostro primo figlio ci siamo resi conto che la vita non sarebbe stata più la stessa, per fortuna. L’album dei nostri ricordi si è riempito sempre più, ma tante pagine sono ancora vuote. In quelle notti insonni di cui parlavo prima, sognando ad occhi aperti baie turchesi dove crogiolarsi e rilassarsi, è nata la consapevolezza che un bimbo non avrebbe arrestato la nostra voglia di viaggiare.
Abbiamo scelto di viaggiare con i bambini
Anzi io e mio marito Fabio, siamo sempre stati convinti che si possa viaggiare con i bambini. Anche con un pargoletto piccolino, e quindi abbiamo scelto di regalare alla nostra vita e a quella di nostro figlio, momenti bellissimi, come quelli indelebili vissuti in un viaggio. C’è tanto ancora da fotografare, scrivere, vivere! Ed è così che abbiamo cominciato ad organizzare il nostro primo viaggio in tre, tante avventure ci attendono!
Ovviamente abbiamo scelto un posto di mare, rigorosamente un posto da sogno, ah quante storie sa raccontare il mare… Insegnerò a mio figlio che il rumore del mare è sempre diverso, che sa sussurrare leggende attraverso i racconti dei pescatori, se solo sappiamo ascoltare. Gli insegnerò che il mondo è bello e da scoprire, che tutte le cose sono per lui, un dono grande da scartare. E lui a sua volta, saprà insegnare a noi adulti, come solo i più piccoli sanno fare, l’entusiasmo nel raccogliere e lanciare una pietra nell’acqua, la spensieratezza nel correre a piedini nudi nell’erba, o la bellezza celata in una tela di ragno luccicante di rugiada. Gli dirò che la vita è fatta di scelte e opportunità da cogliere e costruirsi, noi scegliamo di crescere insieme scoprendo qualche pezzettino di questo mondo meraviglioso. Scegliamo di viaggiare con i bambini!
“Non sono le nostre capacità che fanno di noi ciò che siamo, sono le nostre scelte” (Albus Silente in Harry Potter di J.K. Rowling)
Innanzitutto stupenda frase di Albus ?. Viaggiare con i bambini può essere a volte stancante e prevedere itinerari diversi ma arricchisce tutta la famiglia !
Abbiamo trovato un’altra fan di Harry Potte? E un’altra instancabile viaggiatrice direi…
Questo articolo dovrebbe essere un manifesto per le famiglie: continuare a viaggiare è il più bel regalo che possiamo fare ai nostri figli! Costa, in termini di mero denaro e di fatica (quanto più facile era organizzare una romantica vacanza a due?!), ma mi rendo ogni anno conto di quanto ne guadagniamo come famiglia!
Sai che noi per far addormentare i cuccioli abbiamo usato il rumore del mare? Hai ragione, continuare a viaggiare dopo l’arrivo dei bimbi è una scelta, non direi la più facile, ma sicuramente la più soddisfacente!
Sicuramente una scelta non facile, ma giusta! Ne siamo convinti.