Camminiamo spingendo il passeggino con mappa alla mano. Guardiamo a destra e sinistra cercando di vederne uno. All’angolo di un caffè dalle mura color arancio, ecco che vediamo il primo gnomo.
I bambini sono curiosissimi, è lo gnomo Kavus’, che se ne sta lì intento a bere una tazza di caffè. Il suo sembra un invito a fermarci con lui alla “Caffetterie Chic” , e così facciamo.
Breslavia cosa fare con bambini: la caccia agli gnomi
Da qui parte la nostra caccia agli gnomi della città, ce ne sono tantissimi sparsi per il centro. Ognuno diverso, con una sua particolare caratteristica e con la sua storia. Manu ne avvista uno da lontano e corre entusiasta, è lo gnomo che stampa libri, si chiama Kacper.
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Egli viene da Głogów, da una famiglia di classe media, ha studiato stampa a Colonia, e ha stampato il primo libro in lingua polacca. I bambini lo accarezzano come se fosse un personaggio reale e scattiamo tante foto. Camminando ci imbattiamo in uno gnomo che sta in groppa ad un uccello, cominciamo ad inventare delle storie… Chissà da dove viene e quanti paesi ha sorvolato, in groppa al suo amico alato. Sappiamo di lui che si chiama Gotebnik e che, come era normale tra gli gnomi, era bravissimo a cavalcare gli uccelli. In questi tempi moderni però Gotebnik è rimasto uno dei pochi gnomi a viaggiare così. Speriamo non smetta mai.
Quanti incontri si possono fare in questa magica città, con la cornice delle colorate case fiabesche.
Passeggiando per la piazza, osserviamo le case strette e alte dai tetti originali. Un luogo perfetto che solo un libro di fiabe d’altri tempi può raccontare. Qui abitano lo gnomo dormiglione, lo gnomo dentista, la “gnoma” ballerina, gli gnomi pompieri, lo gnomo viaggiatore. E ancora: Antonio Okulista con grandi occhiali, Anka la sarta che confeziona abiti da sposa, Automatek lo gnomo minatore che ha un fratello gemello, e poi Bubble Chlapus lo gnomo sub che ama l’acqua e sta seduto su una paperella di gomma, Vincent lo gnomo pittore, Wentyl Krasnal il motociclista…
Uno tra i più simpatici è Pieroznik lo gnomo dei pierogi, i tipici ravioli polacchi. Non accidentalmente si trova proprio di fronte a uno dei locali gastronomici di Wroclaw. Si narra che uno dei clienti vide all’improvviso il suo piatto di pierogi vuoto, era stato certamente lo gnomo Pieroznik. Da allora si sparse la voce che c’era uno gnomo affamato e ladruncolo in giro. Egli suscitò talmente tanta simpatia, che i turisti lo invitavano spesso a mangiare con loro. Questo è il motivo della sua pancina tonda. Quindi stai attento quando mangi, che qualcuno dei pierogi non ti sfugga dal piatto!
Breslavia cosa fare con bambini: lo gnomo italiano
Inoltre potresti imbatterti anche nello gnomo italiano, a bordo della sua Vespa 125 e… Non intende tornare in Italia!
Nel maggio 2013, sull’onda dell’interesse mediatico letteralmente scatenatosi intorno al fenomeno Little Italy a Wrocław, Marcello Murgia ha lanciato il progetto ”Gnomo Italiano a Wroclaw”. Marcello è autore del blog: Un Italiano a Wrocław, menzionato proprio nel servizio che La Repubblica ha dedicato alla presenza italiana in città, all’inizio dello stesso mese. Il passaparola è stato notevole e ha permesso di raccogliere 6 500 złotych, l’importo necessario alla realizzazione del nuovo esponente del popoloso mondo degli gnomi a Wroclaw. L’iniziativa deve il suo successo anche al contributo fondamentale di Luca Montagliani (alias Laca de la Vega), membro fondatore della Genoa Comics Academy. Vedere lo Gnomo Italiano a Wroclaw nei suoi progetti grafici, ha dato un forte impulso alla raccolta fondi.
Lo Gnomo Italiano a Wroclaw è stato inaugurato martedí 27 agosto 2013. A confermarne l’assoluta italianità: il fiasco di Chianti che tiene con la destra, la caffettiera e la targa ITA-WRO. Per non parlare della Vespa 125 e dei tranci di pizza che mostra orgogliosamente ai passanti. Vai a trovarlo in via Więzienna, a cento metri dal Rynek di Wrocław.
Se vuoi cercare tutti gli gnomi e i luoghi in cui si trovano clicca qui
Wroclaw è la città degli gnomi
Ma da dove arrivano tutti questi simpatici piccoli personaggi!? Oltre ad essere una trovata originalissima e un potente strumento per attrarre turisti, queste simpatiche e spiritose sculture di bronzo hanno una storia precisa. Durante il periodo di piombo attraversato dalla Polonia negli anni ottanta infatti, c’era un movimento artistico surrealista underground, noto come Pomaranczowa Alternatywa (ita. alternativa arancione). Questo movimento si oppose al regime comunista appendendo manifesti di protesta per la città, che furono prontamente cancellati dalle autorità. Cominciarono allora a disegnare gnomi sui muri, per prendere in giro chi era al potere. Gli gnomi acquistarono quindi immediatamente una valenza politica. Diventarono un modo geniale per opporsi pacificamente ad una realtà quotidiana fatta di prepotenza e soprusi.
Nella Wroclaw di oggi, gli gnomi sono diventati una presenza, che permette di visitare la città in un modo totalmente diverso. Sbucano nei luoghi più impensati. Alcuni sono proprio in mezzo alla strada, altri invece si arrampicano sui muri, pescano nel fiume, o si affacciano alle finestre. I miei bimbi si sono divertiti da matti a cercarli per le vie della città, con l’aiuto della mappa che abbiamo scaricato.
Breslavia cosa fare con bambini: il lampionaio
Ci dirigiamo verso il ponte dell’amore, lo attraversiamo, lo scenario è davvero romantico. A rovinare un po’ l’atmosfera sono i tantissimi lucchetti, che non amo per nulla. Qui le coppie si baciano guardando il fiume. Potrebbe però capitare di sentirsi osservati, si perché in cima ad una delle lanterne a gas c’è Gazus’, lo gnomo lampionaio.
Ci accorgiamo che sono quasi le 16:00, l’ora del tramonto. Camminiamo verso l’isola della cattedrale, pioviggina. Aspettiamo l’uomo che esce solo al calare del sole. Colui che con il suo bastone magico accenderà le luci attorno alla cattedrale. È il lampionaio!
Nelle pozzanghere si riflettono le luci dorate di Natale che ricoprono gli alberi. È il primo dicembre, ma qui a Breslavia è già Natale. Piove ancora, la strada diventa un lucido specchio che scintilla di mille stelline. Sembra tutto magico, i bambini saltano nelle pozzanghere e ridono di gusto. Ci rifugiamo all’interno della Cattedrale di Giovanni battista, Archikatedra Świętego Jana Chrzciciela. Bellissima cattedrale, con le mura rosse e le sue due torri gotiche, che svettano verso le nuvole.
Ci accorgiamo che alcuni lampioni a gas sono accesi, la magia è già iniziata. Ma dove si nasconde lui, l’uomo delle luci!? Non riusciamo a vederlo, forse ha un deluminatore come quello del professor Silente in Harry Potter, o forse gli basta una bacchetta e una parola magica: lumos!
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Ma eccolo che arriva, incurante della pioggerellina, col suo mantello e la tuba neri. Ha un lungo, magico bastone, con cui accende i lampioni della strada. Ogni pomeriggio al tramonto e ogni mattina all’alba, il lampionaio accende e spegne manualmente tutti i lampioni a gas. Sembra davvero un mago, siamo affascinati! Questa città ci ha davvero stregati! Un posto che è un sogno ad occhi aperti, da vedere e vivere con i bambini!
Breslavia come arrivare da Cracovia
Noi siamo stati a Breslavia dopo aver visitato Cracovia. Se non si vuole noleggiare un auto o prendere un taxi, le alternative migliori sono il bus o il treno. Il costo dei due mezzi di trasporto non cambia molto. Noi abbiamo scelto il treno perché lo abbiamo ritenuto per noi più comodo. Abbiamo pagato in 4 il biglietto a/r di seconda classe, con posti riservati, circa 58 € in tutto. Se si viaggia con bambini piccoli ci sono delle agevolazioni. In fase di prenotazione si può cliccare su un apposito tasto per usufruire di tali agevolazioni. Ci sono scomparti del treno dedicati alle famiglie. I biglietti li abbiamo fatti direttamente sul sito dei treni Intercity polacchi. Le stazioni sono Krakow Glowny (Cracovia) e Wroklaw Glowny (Breslavia). Ecco il sito.
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Noi amanti dei folletti, gli gnomi non possiamo proprio perderceli!
Poi quello in vespa poi..dev’essere simpaticissimo!
Anche noj siamo come voi! Sempre alla ricerca di posti fantastici. Breslavia allora non potete perderla!!
Adoro quelle piccole statue, chissà che bello scovarle in giro per la città
ci siamo divertiti tantissimoooo!! Breslavia è una città magica.
Veramente bello visitare questi posti con i bambini che partono alla ricerca degli gnomi sono sicura che questa visita gli rimarrà ben impressa anche dopo altri viaggi .
Ciao, grazie per questo prezioso articolo! Andremo durante le vacanze di Pasqua a Breslavia con i nostri figli di 11 e 14 anni. Avremo a disposizione 2 giorni pieni e 2 mezze giornate: saremmo tentati di noleggiare un’auto per dedicare una giornata alla scoperta dei dintorni (castello di Ksiaz ed Adrspach)…secondo voi ne vale la pena o il tempo a disposizione vi sembra necessario per la visita alla sola Breslavia?
Ciao Federica, quando siamo stati noi a Breslavia era il periodo di Natale e abbiano dedicato del tempo alla visita dei mercatini. Inoltre le giornate erano corte e i bambini abbastanza piccoli… Nel tuo caso però direi che una giornata intera può anche bastare per vedere il centro storico e andare a caccia di gnomi. Dipende molto da quanti gnomi volete trovare 😉 ma è fattibile secondo me. Breslavia è stupenda, vi piacerà, buon viaggio!