Qualche mese fa mi è capitato di guardare un’immagine bellissima di un deserto, con sullo sfondo l’ombra dei dromedari che risalgono le dune. Mi sono detta che un giorno avrei fatto parte di quell’immagine, di quel sogno anch’io. Qualche giorno dopo ho visto una foto di una fiabesca città blu, credevo fosse una città dell’India. Troppo lontano e troppo difficile con due bambini piccoli, ho pensato. Poi mi sono accorta che si trattava di una città del Marocco. E lì, un po’ come succede nei cartoni animati, mi si è accesa una lampadina!
Un viaggio in Marocco è fattibile con i bambini?
La prima cosa che ci siamo chiesti è proprio questa, un viaggio in Marocco è fattibile con due bambini di 3 e 6 anni? La risposta è sì. Durante il nostro viaggio, non abbiamo trovato nessuna difficoltà, ci siamo sempre sentiti sicuri. La gente è davvero ospitale, soprattutto amano i bambini e li coccolano molto. Ci siamo sentiti sempre accolti ovunque, ci hanno fatto entrare nel loro mondo. I bambini erano curiosissimi di scoprire questa nuova cultura, così diversa. Hanno imparato tanto, come anche noi. Il nostro è stato un lungo viaggio on the road. QUI puoi leggere l’articolo completo con il nostro itinerario.
Durante il viaggio, molte sono state le cose che i bambini hanno amato, come le musiche ritmate dei tamburi, le scimmiette della foresta dei cedri, le pecore e gli asinelli ovunque per strada, il deserto, travestirsi come un berbero con tanto di turbante…E poi in Marocco fanno dei dolci buonissimi e una specie di torrone squisito in tanti gusti e di tanti colori. Insomma ce ne sono di belle cose da fare con i bambini.
Come organizzare un viaggio in Marocco con bambini: organizzato o fai da te?
Di solito organizziamo da soli i nostri viaggi ed itinerari. Stavolta però ci abbiamo pensato a lungo e alla fine abbiamo deciso di affidarci a degli esperti. Le nostre priorità erano vedere il deserto, la città blu e le città imperiali. Questo significa attraversare quasi tutto il Marocco e percorrere molti chilometri di strade sconosciute e deserte. Bisogna tener presente che per strada ci sono numerosi controlli della polizia.
Spostarsi da soli, vuol dire anche avere a che fare con tassisti furbetti che ti accompagnano spesso davanti al proprio negozio, cercando di venderti qualche prodotto. Cercano perlopiù di farti pagare la corsa il doppio di quello che pagherebbe un locale, bisogna quindi stare attenti. Noi ci spostavamo con la guida, con il nostro drive, o con i tuk tuk, che con noi si sono dimostrati più onesti. Infine c’è il problema delle false guide, quando vedono lo straniero alla ricerca della strada giusta, si offrono come guida e non c’è da fidarsi. Spesso si tratta di bambini, che in cambio di una moneta ti accompagnano, non sempre però nel luogo giusto. Diverso è se ti affidi a guide esperte, affidabili e che conoscono la zona.
Tour Marocco, la nostra scelta
Noi abbiamo scelto Tour Marocco, e ora sappiamo che è stata la scelta giusta (qui il loro sito). Li abbiamo contattati per chiedere informazioni, ci ha risposto Antonella, gentile e paziente. Avevamo bisogno di consigli e lei è stata fondamentale per noi nei mesi precedenti al viaggio. Ci ha guidato durante tutto il nostro tour. Le abbiamo posto le nostre domande e i nostri dubbi, ci ha rassicurato e insieme abbiamo costruito il nostro viaggio.
Antonella per noi è stata un angelo custode, che insieme ai suoi collaboratori di Tour Marocco, ci hanno accompagnati in un sogno divenuto realtà. Abbiamo scelto insieme l’tinerario e le strutture, tra cui il meraviglioso e lussuoso campo tendato, e alcuni riad davvero meravigliosi.
Siamo riusciti ad organizzare gli spostamenti, cercando di non percorrere troppe ore consecutive in auto con i bimbi. Noi abbiamo prenotato l’aereo molti mesi prima, che conviene sempre. Per il resto tutto era già predisposto. In ogni città abbiamo avuto a disposizione una guida parlante italiano, che ci ha portato alla scoperta dei posti più belli. Ci siamo immersi nei mercati tipici, fra la gente, alla scoperta del vero Marocco.
A Marrakech abbiamo conosciuto il nostro autista-guida-tuttofare Mustapha, e lì è cominciata la nostra avventura. Lui ci ha accompagnato, senza mai lasciarci, in tutto il Marocco. È stato paziente con i bambini, disponibile, divertente, prezioso, incredibile! E alla fine è nata una bella amicizia, i bambini non lo volevano lasciare.
Mustapha è stato un nomade del deserto, che a 22 anni ha deciso di cambiare vita, (in uno dei prossimi articoli vi racconterò la sua storia) sa tutto del deserto e ci ha incantati con i suoi racconti. Con lui poi, non dovevamo pensare a nulla, ci ha indicato i posti dove mangiare piatti ottimi, pensava lui all’acqua e ci ha offerto più volte anche una birra. Una volta gli ho detto che volevo provare i datteri e lui ha comprato uno scatolone dei migliori datteri di tutto il paese. Strepitosi!!
Davide, ad un certo punto ha fatto mille capricci che voleva le patatine e lui gli ha fatto trovare in auto una busta piena di patatine e leccornie varie! Ci veniva a prendere con l’auto per non farci camminare troppo sotto il sole e, incredibile ma vero, in macchina anche nel bel mezzo del deserto, c’era il WI-FI!! Assecondava ogni richiesta, siamo stati liberi di scegliere cosa vedere durante il percorso e quando fermarci. Ci siamo sentiti davvero coccolati e abbiamo imparato tantissimo percorrendo la strada insieme a lui.
Quanto sono pesanti gli spostamenti per i bimbi?
L’unica difficoltà può essere rappresentata dalle tante ore di auto, ma credevo peggio, i bambini si sono adattati benissimo. Il tratto più lungo e difficile è stato all’inizio, quando abbiamo attraversato le montagne dell’alto atlante e la zona che precede il deserto. Pur essendo una delle parti più belle, dato il paesaggio, non ci sono molte cose da fare con i bambini. Qui ci siamo organizzati facendogli trovare delle sorpresine in auto, così si sono intrattenuti.
Abbiamo fatto numerose soste, poi i bambini si sa, amano sempre stare all’aria aperta e sono curiosi di scoprire cose nuove. Il viaggio in auto, dipende sempre dalla sopportazione di ogni singolo bambino. Nostro figlio Davide di 3 anni e mezzo, soffre molto l’auto e abbiamo dovuto spesso rallentare e fare diverse soste. Durante il percorso per fortuna, è andata sempre meglio. Tra canzoncine, giochini, video e pisolini, il tempo è passato molto più velocemente di quello che pensavo. L’importante è creare un itinerario che possa comprendere delle tappe dedicate a loro.
Come organizzare un viaggio in Marocco con bambini: ci sono rischi?
In un viaggio di questo tipo, non ci sono rischi per i bambini, non ci siamo sentiti mai in pericolo, ma sempre sicuri. I venditori possono essere insistenti, (anche se non ovunque) ma mai irrispettosi e in presenza dei bambini soprattutto, si fermano ad un no deciso. Non abbiamo incontrato mai animali pericolosi, neanche nel deserto, solo qualche scarafaggio. Credo che in generale sia difficile trovarne. Nel deserto la notte non ha fatto freddo, anzi, si stava benissimo.
Si mangia bene in Marocco, il cibo è sicuro?
Informandoci su come organizzare un viaggio in Marocco con bambini, avevo letto e sentito che in Marocco non c’è una gran varietà di cibo. Certo non è come in Italia, però io ho trovato la cucina molto buona e interessante. Ho amato tutti i piatti provati e ogni tajine aveva sempre un nuovo sapore. Anche Fabio è del mio stesso parere, infatti abbiamo deciso di comprare una tajine e provare a cucinare la carne con le prugne e le albicocche. Buonissima!!
Per quanto riguarda lo street food diciamo che privarsene totalmente sarebbe una grave perdita, perché ci si priverebbe dei cibi più saporiti. Certo che vedere api a decine sui dolci in vetrina, ci ha fatto spesso desistere dal fermarci. Abbiamo però provato le brochettes di carne appena arrostite e non ci siamo pentiti, erano buonissime.
Non abbiamo avuto problemi col cibo, se non un leggero mal di pancia tornando a casa, che è subito andato via.
Le strutture sono pulite?
Le nostre strutture erano perlopiù tutte pulite, il campo tendato tra le dune era stupendo. Però si sa che nelle zone più deserte, si ci deve adattare.
Passeggino e fasciatoio
A parte in alcune zone di Marrakech, il passeggino non è molto utile. Nei souk delle città, affollati di gente, carretti e asinelli è impossibile girare con il passeggino. A Chefchaouen ci sono molti scalini, essendo abbarbicato alla montagna, e quindi neanche qui il passeggino servirebbe.
In tutti i posti dove siamo stati purtroppo non abbiamo quasi mai trovato un fasciatoio. Anche nell’aereoporto di una città grande come Fes, le mamme cambiavano i propri figli sulle panche o nei passeggini. Il fasciatoio c’è ma non è nelle migliori condizioni. Meglio portare un fasciatoio da viaggio.
Il clima tra aprile e maggio
Questo è proprio il periodo giusto per visitare il Marocco, fa già caldo come in estate ma non troppo. In più è il periodo in cui sbocciano le rose e nella valle delle rose, c’è anche il festival dedicato a questo fiore speciale. Nelle città fa caldo, una volta la macchina al sole ha segnato 47 gradi, ma tra i vicoli del mercato si sta benissimo. Le strutture sono costruite in modo da essere sempre fresche e i giardini dei riad non sono mai soleggiati.
Consiglio se possibile di prendere una struttura con piscina nelle città, così i bambini possono divertirsi, dato che in questo periodo possono già fare il bagno. A nord del Marocco e andando verso le montagne fa un po’ più fresco, ad esempio sull’Alto atlante, a Midelt, ad Ifrane e a Chefchaouen. Nel deserto fa caldo di giorno, e di solito fa freddo di notte. Di giorno si può stare sotto il sole cocente solo nelle ore meno calde, ma in questo periodo non fa poi caldissimo.
Noi siamo stati fortunati, perché il tempo era ottimo e non c’era vento, quindi la notte siamo stati bene come dormire in qualsiasi altro riad. Nella valigia però conviene portare vestiti leggeri, ma anche vestiti un po’ più pesanti e sicuramente un cappellino per il sole.
Cosa c’è da sapere sulle usanze e sulla religione in Marocco
Per strada donne e uomini indossano un abito tipico, coprente e in grado di difendere dal caldo, è il djellaba. Quasi tutte le donne indossano il velo, l’hijab, il cui nome significa celare allo sguardo. Insomma le donne si rendono più invisibili che possono, i vestiti non hanno mai un colore sgargiante e coprono interamente il corpo. Questo perché gli abiti più eleganti e vivaci vanno messi in casa con i propri cari.
Con questo voglio dire che bisogna indossare se possibile vestiti morbidi e coprenti, nel rispetto della cultura e della religione di questo paese. Le persone poi, soprattutto le donne, non amano sempre essere riprese, quindi è bene chiedere prima di fare una foto o un video ad una persona.
Come organizzare un viaggio in Marocco con bambini: Il Ramadam
Durante il Ramadam, i mussulmani digiunano e non possono bere alcolici. In questi giorni, alcuni locali e strutture potrebbero essere chiuse o limitare l’orario di apertura. Strade e piazze rimangono silenziose e deserte, anche la piazza Jemaa El Fna, potrebbe non essere la stessa.
Come organizzare un viaggio in Marocco con bambini: il vero pericolo del deserto
Se nel deserto come noi, trovi tra la sabbia dei sassi neri lisci e tondi, non ti fidare. Davide ha preso uno di questi sassi dicendo: “mamma guarda che bel sasso, lo lancio!” ed io mi sono chiesta cosa ci facessero dei ciottoli nel deserto, dato che non siamo certo al mare. Poi Mustapha ha esclamato con il suo bellissimo accento: “nooo, no è sasso, questo è cacca di dromedario!!”
Insomma ho detto tutto! Se pensi di visitare questa terra incredibile e vuoi farci qualche altra domanda, scrivici nei commenti qui sotto. Noi ti consigliamo di partire subito.
Se sei interessato al Marocco leggi anche:
Da Marrakech verso il deserto del Sahara
Consigli per visitare Marrakech con bambini
Il nostro itinerario in Marocco con bambini
Cosa fare in Marocco con bambini
Il Marocco era piaciuto tanto anche a me ! ci vorrei tornare con i bimbi
Ci sono troppi stereotipi ingiusti verso questa terra bellissima… bisogna andare anche con i bambini, organizzati ma senza timore!
Hai fatto davvero un bel lavoro, articolo ben strutturato e ricco di informazioni utili. Mi hai fatto venire voglia di andare in Marocco sai? Troppo bello
Grazie Chiara, un complimento del genere fatto da te vale doppio! Spero davvero che tu e la tua bella famiglia possiate vedere questa terra straordinaria!
Buongiorno, moi sono imbattuto per caso in questo articolo, lo trovo molto interessante e utile, complimenti!!
Avrei bisogno di un consiglio, il mese prossimo farò un viaggio in Marocco con mia moglie e i nostri figli di 9 e 10 anni. Stiamo pensando a un po di escursioni da fare e volevamo chiedere se conviene spostarsi per andare a vedere luoghi come questo https://travelmoroccotour.com/it/package/escursione-di-1-giorno-alle-cascate-di-ouzoud/ o se conviene piuttosto fare alktri tipi di escursioni per le città?
Grazie.
Ciao Paolo, ci fa piacere che ti sei imbattuto in un nostro articolo. Un viaggio in Marocco è un’esperienza straordinaria e non ve ne pentirete. Per quanto riguarda le escursioni dipende un po’ dal giro che farete. Noi abbiamo fatto un on the road, eccolo qui https://allarremviaggio.com/2019/05/il-nostro-itinerario-in-marocco-con-bambini/
Le escursioni in Marocco sono tutte stupende, noi quella alle cascate non l’abbiamo fatta per una questione di tempi e percorso. Voi che itinerario farete? Comunque sul blog ci sono tanti articoli e tanti usciranno sul Marocco. Facci sapere
hai omesso il prezzo…quanto avete speso in 4? e le date di viaggio?
Hai ragione Francesca, devo inserire nell’articolo la spesa totale così ci si può rendere conto di quanto si va a spendere in 4. Noi in 4 per 12 giorni, tra fine aprile e inizio maggio, abbiamo speso tutto compreso intorno ai 4000,00 euro. 3100,00 per il tour completo, con vitto, alloggio, spostamenti, guide e driver. 600,00 circa per il volo e 3-400,00 euro per spese varie e souvenir. Se leggi il nostro articolo “quanto si spende in Marocco” potrai trovare altre notizie utili. Spero in questo modo di esserti utile e che in ogni caso l’articolo ti abbia dato le giuste informazioni. Ti auguro di intraprendere questo fantastico viaggio, perché il Marocco merita davvero!
Ciao il tuo bellissimo articolo mi ha fatto venire voglia di partire con i miei bimbi di 3 e 5 anni ad aprile; ho a disposizione 5 notti: che tappe mi consigli? Io sono solita organizzare i miei viaggi con i bimbi da sola, ma leggendo i vari blog mi sembra di capire che sia meglio avere una guida per tutto il tour, voi come avete fatto? Grazie!
Ciao Ilaria, quanto mi fa piacere che l’articolo ti abbia fatto venir voglia di partire per il Marocco! Per noi è stato uno dei viaggi più belli, ci ha lasciato tante emozioni e meravigliosi ricordi. Dunque, anche se il Marocco è tutto da vedere, secondo me la parte più bella del Marocco è quella da Marrakech verso il deserto di Merzouga. Questa però è anche la parte più difficile da affrontare con i bambini, perché ci sono molte ore di auto e tanti km da attraversare tra queste zone meravigliose, ma deserte. 5 notti non sono tante, calcola che Marrakech merita almeno due giorni pieni. Per arrivare nel deserto (quello con le dune a perdita d’occhio e non quello roccioso più vicino) dovreste passare una notte all’andata e una al ritorno, lungo la strada, più una nel deserto. Secondo me state un po’ stretti con i tempi e ci vorrebbe almeno una settimana tra i vari spostamenti. Potresti però vedere Marrakech con calma e da lì andare ad Essaouira, noi non ci siamo stati, ma la nostra guida dice essere bellissima. Vicino a Marrakech ci sono anche delle cascate, quindi potreste anche concedervi questa escursione. Noi ci siamo mossi sempre con un driver e in ogni città avevamo una guida che ci accompagnava. Non perché i posti siano particolarmente pericolosi, ma sono difficili da visitare in poco tempo senza una persona esperta. Ti posso consigliare l’agenzia Tour Marocco e la guida di Marrakech Meriem Ellehas. Ti puoi fidare, sono bravissimi. li trovi su Facebook o su Instagram. Ti auguro di fare questa bellissima esperienza in Marocco. Buon viaggio!
Ciao, noi partiamo il 29.10. per 10 giorni itineranti in Marocco, da Fes a Marrakesh passando per il deserto di Merzouga. Una domanda pratica per il vestiario dei bimbi: siccome ho una bimba di 8 anni come consigi di vestirla? tipo pantaloncini corti, vestitini, si…no. per me mi e’ chiara la situazione ma non trovo da nessuna parte informazioni per i bambini. Grazie mille!
Ciao, noi siamo stati a fine aprile – inizio maggio e spesso vestivo i bambini con pantaloncini corti e magliette a mezze maniche. Nel deserto fa caldo, ma non caldissimo, perché di solito le escursioni evitano le ore più calde, ma non si può obbligare un bambino a stare a maniche lunghe e con le gambe coperte (poi dipende dal clima). L’escursione termica nel deserto non era tanta in quel periodo, ma se attraversi le montagne, porta qualcosa di più pesante. Le bambine marocchine vestono spesso con tute lunghe, ma non mi farei in tal senso troppi problemi, la gente del posto è abituata a vedere donne straniere in gonne corte, non credo si offendano di fronte ad una bambina che indossa un vestitino. Direi di vestire la bambina con un pantalone o un vestito un po’ più lungo e non troppo corto. Vai tranquilla, la gente in Marocco è splendida, buon viaggio!
Ciao ragazzi! Grazie per queste informazioni molto utili. Stiamo cercando anche noi di organizzare un viaggio simile al vostro in Marocco con un bimbo di 3 anni. Il nostro dubbio è proprio il mangiare perché nostro figlio già in italia, quando è fuori mangia poco o quasi nulla. Vi è difficoltà per esempio a reperire latte per la notte e la mattina? Grazie
Ciao, capisco bene ciò che dici perché il nostro Davide aveva 3 anni e come il tuo bambino non mangiava quasi nulla. Devo dire che questo viaggio è stato molto importante da questo punto di vista. Davide ha imparato da allora ad essere più aperto verso il cibo. Non abbiamo avuto problemi a reperire il latte, sempre presente a colazione. Nei ristoranti, anche quelli dei riad, si trova spesso la pasta alla bolognese, carne di ogni tipo e spesso cucinano una zuppa di legumi a inizio pasto, ma per il resto vanno per la maggiore il cous cous e la tajine. Davide i primi giorni ha mangiato pane e burro, pasta alla bolognese, spiedini di carne (le brochettes tipiche) e niente più, ma poi ha cominciato a provare tutto. Ancora oggi mangia cous cous e tajine che proviamo a rifare a casa. Stai tranquilla, i bambini sanno adattarsi meglio di noi e buon viaggio!
Ciao, avresti il contatto della vostra guida? Ci piacerebbe contattarlo per un tour a inizio marzo. Grazie!
Ciao Viviana, nell’articolo citiamo appositamente Tour Marocco che è un’agenzia locale (noi ci siamo trovati bene) che organizza tour in Marocco su misura per te. L’agenzia mette a disposizione un autista che parla anche italiano con auto privata e organizza visite guidate con guide diverse in ogni città. Se vuoi organizzare autonomamente il tour posso solo consigliarti la nostra guida di Marrakech, con la quale siamo rimasti in contatto. Il mio consiglio è di contattare tour Marocco perché organizzare un viaggio in Marocco non è semplice e gli spostamenti sono impegnativi, a meno che non decidi di visitare una sola città. Facci sapere, restiamo a disposizione per altri consigli.