Dove andare a 2 ore di auto da Napoli
Un’immagine silenziosa, quasi scolorita dal tempo, un luogo solitario e poetico.
Vedo un vecchio binario che si staglia lungo una muta campagna, tra alberi ossuti e lunghe canne gialle. Vedo colline verdi attraversate dal rumore di un torrente, prati senza fine dove risuona un orchestra di campanacci.
Sono forse 100 le capre di ritorno dal pascolo…
Abbiamo deciso stavolta, stravolgendo le nostre abitudini di blogger super organizzati, di partire all’ultimo momento. Direzione Basilicata!
Si abbiamo scelto proprio la Basilicata, una regione conosciuta solo per i sassi di Matera o poco più. Eravamo stati in questi luoghi solamente una volta tanti anni fa, purtroppo proprio durante il terremoto che interessò la zona del Monte Pollino. Tutto bene per fortuna, a parte un po’ di paura, ma stavolta abbiamo deciso dare una seconda possibilità a questa regione.
Dove andare un weekend in Basilicata con bambini, Laghi Monticchio
Studiando la cartina notiamo due piccoli laghi, partiamo dunque in esplorazione. Si tratta di due laghi vulcanici, in una zona molto bella con un bosco fiabesco alle spalle. Parcheggiamo vicino al lago piccolo dove ci sono delle aree picnic. Vicino al parcheggio c’è anche un bar dove si può mangiare qualcosa. Ci avviciniamo al lago, sull’acqua placida nuotano lenti un cigno e due anatre.
Facciamo il giro del lago piccolo, l’atmosfera è rilassante, si sente solo il bellissimo canto di una miriade di uccelli. Davide raccoglie innumerevoli ramoscelli, per lui sono preziosi souvenir e sono costretta a camminare con decine di pezzi di legno in braccio. Pazienza, non posso scattare foto, ma posso lo stesso godere del bel panorama. Purtroppo è ancora presto per le ninfee e per le rane, ma torneremo a primavera o in estate per ammirarle. Il percorso che circonda il lago piccolo dura circa mezz’ora, non è impegnativo, fattibile con passeggino e adatto ai disabili.
Sullo specchio d’acqua si riflette l’immagine dell’imponente e bianchissima Abbazia di S. Michele. L’Abbazia risale al VIII secolo d. C. Ed è costituita da un convento a più piani, una chiesa settecentesca e la cappella di San Michele arcangelo. La grotta dell’Angelo è dipinta da affreschi dei monaci bizantini, risalenti alla metà dell’XI secolo. Questo è un ottimo punto di vista per qualche scatto dall’alto. Nelle vicinanze c’è un chiosco dove bere e mangiare uno snack: La Grotta Neviera.
D’estate questo luogo deve essere ancor più incantevole, è possibile anche attraversare il lago in pedalò e fare il giro del suo perimetro in risciò, o montando su un simpatico trenino. Nonostante sia ancora febbraio, noi ci godiamo questo anticipo di primavera con un romantico picnic in riva al lago.
Melfi e il castello di Federico II
Da qualche mese ormai Davide oltre che essere un pirata e un supereroe, si è trasformato anche in cavaliere. Non fa altro che fabbricare spade con pezzi di rami raccolti e inventa storie raccontando avvincenti duelli. Siamo andati fino in Inghilterra e in Belgio per ammirare i bellissimi castelli, ma non sapevamo che a due passi da casa si ergeva il possente castello di Federico II. Arriviamo a Melfi verso il tramonto, c’è un bel vento e i colori sono di una bellezza indescrivibile.
Il castello si affaccia sopra gli antichi tetti della città, il panorama è bellissimo. I bambini corrono lungo il ponte di pietra che attraversa il profondo fossato. Attraversiamo un arco e varchiamo l’altissimo portone rivestito di chiodi sporgenti. Ci sono le vecchie catene che un tempo sostenevano il ponte levatoio. Ponte che si abbassava per far entrare il grande Federico II. Lo immaginiamo, il re, colui che parlava sei lingue e che amava le diverse culture, unificate sotto il suo regno. La dimora del re era un luogo strategico per governare il regno, fu da qui che probabilmente il re preparò il suo esercito prima di partire per le crociate.
Oltre il Castello di Melfi ci sono altri castelli che Federico II fece costruire in Basilicata. Il castello di Lagopesole è un’ altra affascinante costruzione, situato su una collina in una frazione di Avigliano in provincia di Potenza, fu abitato dal figlio del re: Manfredi. Il Castello di Monteserico si trova a Genzano di Lucania, abbarbicato su una silenziosa altura rocciosa. Pare che nei suoi sotterranei si possa visitare una grotta, dalla quale partiva un cunicolo segreto utile in caso di fuga. Questo percorso nascosto portava addirittura al Castel del Monte, in Puglia.
Il Castel del Monte è un’ innovativa opera ingegneristica e matematica, Federico insieme al suo architetto vollero un castello dalla geometrica forma ottagonale. Ottagonale è la pianta del castello, la sala interna e anche le torri. Il castello si trova nell’altopiano delle Murge occidentali in Puglia ed è costruito con la tipica pietra bianca, un luogo molto suggestivo.
Ma sono numerosi ancora i castelli che fecero parte dell’impero di Federico II e si trovano in tutto il sud Italia, oltre che in Basilicata sono anche in Campania, in Puglia e in Sicilia soprattutto.
Decidiamo di visitare Melfi e scendiamo in città, incontriamo i carri di carnevale introdotti da giocolieri che fanno roteare fiamme brillanti. Scopriamo con piacere che al centro del paese c’è un grande parco verde, con tanti bei giochi per i bambini. E noi non possiamo resistere a scivolare nei tubi e volare sulla ZipLine. Lasciamo la città a sera inoltrata, le mura antiche sono dipinte da un arcobaleno di luci colorate. Quanta storia e quanta allegria in una sola città.
Castelmezzano, Pietrapertosa e le Dolomiti Lucane
Se dovessi leggere un racconto di un paese di streghe e folletti di montagna è così che lo immaginerai, come Castelmezzano o come Pietrapertosa. Borghi incantati di cui ignoravo l’esistenza, abbarbicati alle affascinanti Dolomiti Lucane. Uno spettacolo naturale segreto, celato agli occhi di molti turisti che preferiscono visitare solo la bella Matera.
Questi paesi sembrano essere avvolti da un alone di mistero. Una leggenda narra di streghe, di filtri magici, e di un contadino prigioniero di un sortilegio. Ancora tra i boschi echeggia il racconto di un uomo vittima di un filtro d’amore, che abbia danzato una intera notte in compagnia delle fattucchiere incantatrici.
Il luogo ci ha incuriosito e ci inoltriamo tra i vicoli di Castelmezzano, tra le case di pietra, intonacate di giallo o addirittura scavate nella roccia. Le scale ripide che si immergono nei vicoli, gli archi che si aprono sullo strapiombo, i tetti affacciati sugli speroni di roccia, che posto surreale! Camminiamo tra i verdi portoni, tra i balconi decorati di vasi che presto fioriranno.
Cerchiamo un posto dove mangiare qualcosa. Ci aspettiamo quasi di trovare la “Stamberga strillante” o I “Tre manici di scopa” della “Hogsmeade” di Harry Potter. Una ragazza del posto ci consiglia la trattoria “Al Vecchio Scarpone”. L’ambientazione è quella giusta, la vista sui tetti e sulle montagne è incredibile, forse non servono la “Burrobirra”, ma i piatti sono speciali. Da provare certamente è la pasta fatta in casa con peperone crusco, salsicce, funghi, con tipico sugo lucano. Una meraviglia!
Weekend in Basilicata con bambini, il volo dell’angelo
Poco lontano da Castelmezzano c’è Pietrapertosa, entrambe sono unite da un lunghissimo cavo d’acciaio, è il famoso volo dell’angelo. Si vola da una cima all’altra attraversando un panorama mozzafiato. Il volo dell’angelo però è fattibile solo da maggio ad ottobre, rigorosamente solo dai 16 anni in su, oppure da 12 anni in coppia con adulto. Infatti il volo dell’angelo può essere fatto anche in coppia. Ti piacerebbe volare in questo scenario ad una velocità di 120 km/h?
Pietrapertosa ci saluta con i rintocchi della sua campana, che dall’alto campanile riecheggiano lungo i pendii della montagna. Scendiamo di quota e le orecchie fischiano un po’. Attraversiamo un fitto e bellissimo bosco, poi infinite campagne, un tempo abitate da pericolosi briganti. Incontriamo verdi colline, grossi tori bianchi dalle lunghissime corna, pecore, agnellini che saltano e giocano, mucche e tanti uccelli. Avvistiamo perfino un bellissimo falco, che subito fugge via dicendoci addio.
Un weekend in Basilicata con bambini, i parchi della Basilicata
La Basilicata è piena di parchi e immense zone verdi ricche di flora e fauna meravigliosa.
Da vedere sono: Il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, Parco Regionale Gallipoli Cognato, Parco della Grancia, Parco della Murgia Materana, Parco Nazionale del Pollino, Riserva Naturale dei Calanchi di Montalbano. Per maggiori info clicca QUI.
Nel Parco della Grancia a Brindisi di Montagna in estate ci sono delle belle rivisitazioni storiche. Durante queste giornate medievali, che si svolgono a fine ottobre, la storia di un tempo prende vita per le strade della città.
Dove dormire per un weekend in Basilicata con bambini
Il posto dove abbiamo scelto di dormire si chiama Agriturismo San Pietro, situato a mezz’ora dai Laghi di Monticchio ed a 15 minuti da Melfi. Lo abbiamo scelto perché di trova immerso nel silenzio e nella natura, e anche perché ha diversi giochi per i bambini. Manu e Davide sono stati felicissimi di correre nel grande parco giochi, sul prato ricoperto interamente di margherite, denti di leone e mille nontiscordardime blu.
Lì vicino scorre un torrente, poi c’è solo la campagna che si perde a vista d’occhio. Al di sopra del ruscello abbiamo visto passare un centinaio di capre con tanto di rumorosi campanacci. La mattina poi si ci sveglia tra verdi colline punteggiate di bianche pecorelle.
Io dico che questa regione ha meritato di sicuro una seconda opportunità e con ogni probabilità ci torneremo presto!