Come un viaggio attraverso la porta del tempo, comincia la nostra avventura nell’antica Baia. All’ingresso delle Terme di Baia troviamo un signore molto gentile che ci dà qualche dritta sul sito e sul percorso. Ci saluta simpaticamente, complimentandosi con Manu per la sua mascherina, fatta a mano con lo stemma della squadra di calcio del Napoli!
Lasciamo il passeggino all’entrata e ci incamminiamo, notiamo i terrazzamenti che si affacciano sul mare del golfo di Baia e sull’affascinante Castello Aragonese. Gli scavi archeologici sono cominciati meno di un secolo fa e hanno dato alla luce i resti di un complesso termale e lussuose ville, dove un tempo i ricchi romani venivano a riposarsi. Qui, dice la leggenda, Ulisse seppellì il suo amico Bajos, che diede il nome alla città.
Alla scoperta delle Terme di Baia
Attraversiamo la villa dell’Ambulatio che si articola su sei terrazze, nella terrazza più alta troviamo il quartiere domestico. Visitiamo il settore centrale della Sosandra, chiamato così per il ritrovamento di una statua, nota come Afrodite Sosandra.
Passeggiamo tra le caratteristiche mura romane. Passiamo sotto archi che sembrano formare un ponte, o forse è un passaggio che ci porta indietro nel tempo. Gli ambienti originali erano ricoperti di marmo e i pavimenti decorati da preziosi mosaici in bianco e nero. Le mura erano decorate da bellissimi affreschi, di cui rimangono ancora alcune testimonianze.
A sud delle Terme di Sosandra ci sono le Terme di Venere, che sfruttavano le fonti naturali di vapori caldi concentrati in questa zona.
Lungo il Portico della piscina, procedendo dopo le grosse scale che scendono per poi girare sulla destra, si trovano autentiche meraviglie, tra cui l’affresco di un satiro con in mano un tirso.
Andando ancora avanti (dopo aver superato gli affreschi) e girando di nuovo a destra, vedo i meravigliosi mosaici. La mia mente comincia vagare, immagino gli uomini e le donne di un tempo che calpestavano questi pavimenti. Cosa facevano? Cosa pensavano? Come mi piacerebbe saperlo.
Supero i mosaici, in fondo alla stradina sulla sinistra noto una grossa struttura termale dalle mura ottagonali, chiamata Tempio di Venere. Questo che un tempio non è, una volta era ricoperto da una volta a spicchi.
Ci perdiamo tra questi frammenti di storia, meravigliose sono le decorazioni a stucco di alcuni soffitti delle antiche saune.
Vediamo delle strutture dalla pianta circolare e dai tetti a volta, che un tempo dovevano essere delle piscine di acqua calda. Una di queste strutture è il Tempio di Diana, l’altra è il Tempio di Mercurio. Chiamati erroneamente templi erano invece complessi termali.
L’albero al contrario delle terme di Baia
Continuiamo il nostro viaggio a ritroso e attraversiamo un prato pieno di piccoli fiori, farfalle dalle ali lilla e azzurre volano qua e là. Poco più avanti notiamo qualcosa di strano, siamo forse finiti in un mondo a testa in giù? Si perché ci troviamo dinanzi ad un albero cresciuto al contrario. Le radici penetrano nella volta che si trova sopra le nostre teste e la chioma scende verso terra. È un albero di fico le cui foglie sfiorano il terreno. Siamo forse capitati nel mondo di Alice nel Paese delle meraviglie?
Il suggestivo Tempio di Mercurio
Proprio lì affianco troviamo il Tempio di Mercurio. Ci addentriamo lungo un misterioso corridoio e spuntiamo dentro ad una stanza sferica coperta da una cupola. Sul soffitto ci sono delle aperture quadrate ed una tonda centrale al vertice, che portano luce all’interno. I raggi penetrano e il loro bagliore si specchia nell’acqua ancora presente, creando dei giochi di luce tra il verde dell’acqua e il giallo del sole. L’eco si prende gioco di noi creando un’atmosfera surreale, forse vuole raccontarci una vecchia storia, che sembra rivivere tra queste mura.
Ora è tempo di andare a scoprire un altro frammento di storia affascinante. Sali con noi sul Nautilus e vieni a scovare i segreti di Baia la città sommersa.
Per informazioni pratiche, costi ed orari consulta il sito ufficiale del Parco Archeologico dei Campi Flegrei
Interessante questa meta, non l’abbiamo mai considerata. La prossima volta a Roma dobbiamo inserirla nella lista delle tappe imperdibili!
Nonostante si trovi non troppo distante da casa mia (vivo nel basso Lazio), non sono mai stata in questa zona della Campania! Baia sembra davvero suggestiva, oltre ad essere ricca di storia
Ti auguro di vedere Pozzuoli , le Terme di Baia e tutta la zona che è piena di storia e leggende! Un luogo incredibile!