“Mamma ma cosa c’è al centro della terra?” Sarebbe bello per una volta fare un viaggio tra le profondità della terra, come i protagonisti del libro di Verne. Scendere nelle viscere del nostro continente, serpeggiando attraverso cunicoli misteriosi, scoprire giardini meravigliosi e laghi sotterranei inesplorati…E se la porta per un viaggio fantastico fossero Le Grotte di Castelcivita? Andiamo a scoprire questo mondo nascosto pieno di sorprese.
Un viaggio al centro della terra
Il professor Lidenbrock, suo nipote Axel e la guida Islandese Hans, nel libro “Viaggio al centro della terra” scoprono un mondo magico e sconosciuto dove ancora abitano i dinosauri. Esplorano un lago sulle cui sponde crescono funghi enormi, attraversano tunnel rocciosi scoprendo minerali preziosi e cristalli dai colori sfavillanti.
Grotte di Castelcivita, la loro storia
La nostra guida è pronta a narrarci la storia di queste grotte. Un tempo le grotte di Castelcivita erano abitate dagli uomini primitivi, furono abbandonate in seguito ad un’eruzione avvenuta nell’area Flegrea, la cenere ne aveva occluso l’ingresso. In seguito, due giovani fratelli scoprirono le grotte nel 1889. Si addentrarono con due lanterne, svelando i segreti di quella che poi verrà conosciuta come la porta del Cilento sotterraneo.
Esplorando le grotte di Castelcivita
Le rocce si trasformano man mano che ci immergiamo nel sottosuolo. Sulle nostre teste le stalattiti creano nella penombra fantastiche sfumature, ai nostri piedi si ergono le stalagmiti che disegnano forme meravigliose. Con i bambini giochiamo ad immaginare cose che prendono vita dalle rocce. Avvistiamo una giraffa, un dinosauro, un mammut, un gufo, un coniglio… La grossa torcia della guida illumina la volta di una grotta, le gocce che scendono giù dalle stalattiti creano scintille luminose. In un antro misterioso sale una nuvola di vapore o forse si tratta di un fuoco fatuo…
Superiamo una parete che brilla come fosse fatta di polvere di diamanti. Continuiamo a camminare, scendendo e poi risalendo strette scale, piccole stalagmiti bianche escono dal terreno come fossero tanti piccoli funghi bianchi. Andando avanti, ci troviamo in una grande grotta dove le conformazioni rocciose sembrano formare le statuine di un presepe. Le grotte hanno nomi fantastici come “Sala del coccodrillo” e “Sala del trono”. Siamo capitati in un mondo nuovo e affascinante.
Grotte di Castelcivita percorsi
Per scoprire le grotte si possono intraprendere vari percorsi:
- Il percorso Speleologico che è dedicato agli esperti speleologi.
- Il percorso amatoriale, che dura 3 ore e che termina con la visita di un lago sotterraneo perenne.
- Il percorso turistico che dura 1 ora, (il nostro percorso), fattibile con i bambini.
- La visita al buio, durante la quale si esploreranno le grotte muniti di casco con torcia, per veri esploratori, (dal venerdì alla domenica alle 15:00). Il percorso è fattibile con i bambini.
Visita il sito per info orari e biglietti.
Il costo è di 12,00 euro a persona, 10,00 euro il biglietto ridotto
Vengono organizzati diversi eventi come la rappresentazione dell’Inferno dantesco, e diverse sagre come quella del funghi porcini, della castagna e della patata. Durante queste sagre di Castelcivita si potrà usufruire di uno sconto del 30% per visitare le grotte. Purtroppo però quest’anno non c’è nulla in programma.
Fino ad ora avevamo visto solo le Grotte di Pertosa, bello l’ingresso sull’acqua… Ora vorrei vedere tutte le grotte d’Italia e non solo, tu nooo?
Grotte di Castelcivita e dintorni, il fiume Calore
Poco lontano dalle Grotte di Castelcivita si trova un’oasi fatta di acque verdi e pietre bianche, è il fiume Calore. Superando le Grotte e il parcheggio si continua a camminare per un paio di minuti, poi sulla destra si trova una vecchia staccionata e una stradina che procede in discesa. Si imbocca il sentiero continuando per una decina di minuti o anche meno, ad un tratto c’è un bivio, entrambe le strade portano al fiume.
Una strada sbocca vicino ad un antico mulino immerso nella vegetazione, che si affaccia sulle acque profonde del fiume. L’altro sentiero finisce su una sponda del fiume dove l’acqua è bassa. I sassi scendono lungo la riva e risalgono verso il centro del fiume, creando quella che sembra una spiaggetta e un piccolo isolotto. Un paradiso di acqua limpida e fresca dove poter nuotare. Noi purtroppo ci siamo stati in agosto e c’era troppa gente, se puoi escludi questo periodo.
Per i bambini è stata la prima volta che si tuffavano in un fiume, si sono divertiti tantissimo. La prima volta se escludiamo quella volta nelle Cotswolds in Inghilterra, quando Manu cadde nel fiumiciattolo mentre dava da mangiare alle anatre. Ovviamente c’erano 8 gradi e si bagnò da capo a piedi, giubbotto compreso, fortuna che l’acqua era alta 20 centimetri. Con i bambini però l’imprevisto è dietro l’angolo giusto?
A te non è mai capitato qualche imprevisto durante un viaggio?
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