Una stradina che procede in discesa, da un lato la roccia dove sono aggrappati i cespugli ruvidi della macchia mediterranea, dall’altro lato gli olivi e il mare. Tra le foglie dai bordi ondulati di una quercia scorgiamo l’isola di Capri, che come un gigante di roccia si erge in mezzo al mare. Da bambina immaginavo fosse l’Isola Che Non C’è di Peter Pan, il posto dove i bambini non crescono mai. Un coro di cicale accompagna il nostro cammino, la sinfonia d’estate che allieta i nostri sentieri. Andiamo ad esplorare il sentiero di Punta Campanella insieme ai nostri bambini.
Cala di Mitigliano
Ci affacciamo dall’alto e il nostro sguardo affonda nel verde e nel blu della meravigliosa Cala di Mitigliano, una stradina che scende sulla destra porta alla bellissima spiaggia. Una delle baie più belle e cristalline di Massa Lubrense. Poco più avanti vediamo la torretta di avvistamento Fossa di Papa, da cui un tempo si scorgevano le navi dei pirati apparse all’orizzonte. Capri è ad un passo da noi.
Baia di Ieranto
Ad un tratto voltiamo verso sinistra e risaliamo la roccia lungo un sentiero poco battuto. Da qui si apre uno scenario incantevole sulla Baia di Ieranto, una delle pietre rare e preziose del nostro territorio. (Da qui però non è raggiungibile la spiaggia) Le sue acque hanno tonalità di azzurro e verde smeraldo più belle ed intense che si possano immaginare.

Risalendo il crinale di Punta Campanella, dal lato opposto a Capri, ci si affaccia nella splendida Baia di Ieranto
La torretta di punta Campanella con il suo faro
Da dietro un cespuglio ingiallito dal sole ecco che avvistiamo la nostra meta, la torre di Punta Campanella con il suo faro. Una volta, proprio davanti alla torretta affacciato sul mare, c’era un bel faro costruito in muratura, dopo un incendio fu però sostituito con quello attuale. Arriviamo ai piedi dell’imponente torre, che si trova su uno sperone di roccia alto e scosceso a picco sul mare. La vista regala un orizzonte azzurro e infinito. Ci lasciamo avvolgere dal mistero che abita questo luogo, il forte vento sembra narrarci le sue antiche leggende.
Le leggende di Punta Campanella
Si racconta che durante un’invasione i pirati turchi saccheggiarono la chiesa di Sant’Antonio Abate, protettore della città di Sorrento. Rubarono tutto, anche la grande campana di bronzo. La flotta turca lasciò Sorrento, ma nei pressi di Punta Campanella la nave che trasportava la campana fu bloccata da una forza misteriosa che le impediva di proseguire il suo viaggio. L’imbarcazione non poteva procedere né avanti né indietro. Solo quando si liberarono della campana di Sant’Antonio riuscirono a ripartire. Da allora in poi i racconti di alcuni pescatori passati per Punta Campanella, parlano di rintocchi di una campana che echeggiano dal fondo del mare. Grazie alla leggenda questo posto prese il nome di Punta Campanella.
Una seconda credenza induce a pensare che dove oggi è la torre vi era una campana, che veniva fatta suonare per dare l’allarme in caso di un’incursione nemica.
Un’altra storia ancora, che ha fondamenta storiche, racconta che un tempo al posto della torre saracena, si trovava il Tempio di Minerva (Atena), costruito da Ulisse dopo essere scampato alle sirene che abitavano questi luoghi. Sono infatti stati ritrovati reperti storici che fanno credere all’esistenza di questo tempio. Il Tempio di Minerva viene citato anche nel Decameron di Boccaccio. Si narra che le navi passando dinanzi al tempio, versassero in mare vino pregiato e ammainassero e vele in segno di rispetto e devozione alla dea.
Antichi reperti
Lungo il sentiero sono visibili alcuni reperti romani, all’inizio del percorso vedrai ad un tratto una piccola discesa che si apre sulla destra, alla fine di essa si possono ammirare i resti di un muro romano ancora ben conservato, che si trova proprio sotto la strada. Scendendo verso la torre ti troverai poi a calpestare un’antica strada, aldilà della staccionata di legno sono visibili le grosse pietre del basolato dell’antica via Minerva. Tanto tempo fa infatti in questa zona era presente una grande villa o probabilmente più di una villa romana.
Azienda Agrituristica Fossa di Papa
Per fare una sosta durante la lunga salita ci siamo fermati all’Azienda Agrituristica Fossa di Papa. L’agriturismo è un sogno fatto di bouganvillea, fichi d’india e incredibili scorci su Capri. Un sogno divenuto realtà grazie alla passione e alla dedizione dei proprietari, che amano questa terra stupenda. I bambini non attendevano altro che il momento in cui avrebbero visto i tanti adorabili animali. Noi intanto ci siamo rilassati, cenando con prodotti a chilometri zero, su una terrazza affacciata sul mare infinito.
L’azienda agrituristica Fossa di Papa è aperta da marzo a novembre. (questo novembre è chiuso, ma riaprirà in primavera) Consigliamo di prenotare.
Punta Campanella consigli utili
Consigliamo di visitare il sentiero di Punta Campanella nei mesi o nelle ore meno calde, il percorso presenta ben pochi punti ombreggiati. Non si può accedere con il passeggino o con sedia a rotelle perché in alcuni punti il sentiero è sconnesso, anche a causa delle pietre antiche presenti sulla strada.
Il sentiero non presenta punti vertiginosi, è necessario però non allontanarsi troppo dalla torre perché non ci sono recinzioni. In quel punto è consigliabile tenere i bambini per mano.
Munirsi di acqua, cappello e crema solare nei periodi più caldi, non ci sono punti di ristoro alla fine del sentiero.
Come raggiungere Punta Campanella
Ci troviamo a Massa Lubrense nella bella Penisola Sorrentina, una volta raggiunta Piazza Santa Croce nella frazione di Termini, si procede lungo la via Campanella. Dopo circa 400 metri, al bivio, si prosegue a destra, qui parte il sentiero per Punta Campanella.
Per percorrere la strada che porta alla torretta di Punta Campanella ci vogliono circa 45 minuti.
Se vieni in Campania non puoi perderti una sosta a Punta Campanella, qui sotto troverai gli altri articoli su Massa Lubrense. Per qualsiasi consiglio chiedi non esitare, siamo qui per aiutarti, scrivici un commento e buona passeggiata!
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