Chissà se l’incantesimo della fata è reale, mi domando mentre dall’alto avvistiamo la Sicilia e lo stretto di Messina. Scendiamo più a sud verso Scilla, ci fermiamo a Chianalea di Scilla, un borgo di pescatori fatto di attimi sospesi nel passato. Un uomo cuce le reti, sulla spiaggia le nasse aspettano il momento della pesca, profumo di pesce alla griglia invade le strade, i gatti passeggiano sulle tegole in attesa del pesce. Il mare bagna le case, penetra tra i vicoli e sfiora i balconi. In uno dei vicoli una barca azzurra è stata appena tirata dall’acqua vicino ad un ingresso, una nassa è poggiata sotto ad una finestra. Timoni, salvagenti e reti arredano i ristorantini, nel cuore del paese si erge la statua di una sirena. Tutto parla di mare e il suo profumo penetra fino al cuore del paese. Di notte poi quando le luci si accendono, Chianalea diventa un presepe sfavillante che si riflette nel mare.
Il mito di Scilla
Un posto così bello non poteva non essere che il luogo di un mito, te lo racconto. Scilla era una bellissima Ninfa, Glauco se ne innamorò e chiese un filtro d’amore a Circe. La maga però era innamorata di Glauco e in preda alla gelosia versò nel mare dove Scilla faceva solitamente il bagno, una pozione stregata. Appena Scilla si immerse si trasformò in un orrendo mostro con sei teste di cane, dalle gambe serpentine. Terrorizzata scappò in mare, da allora lei e Cariddi, altro mostro delle acque, rendono difficile il transito delle navi nello stretto di Messina.
Il piatto tipico di Chianalea, il panino con il pesce spada
Una specialità da non perdere se vieni a Chianalea è il panino con il pescespada del pub Civico 5. Abbiamo seguito il profumo irresistibile lungo i vicoli e non abbiamo resistito all’assaggio. Noi ne abbiamo provato uno con melanzane e zucchine e uno con cipolla di Tropea, condito con olio origano capperi e altri aromi. Una delizia perchè fatto con il pesce appena pescato. Ci è piaciuto talmente tanto che lo abbiamo rifatto anche a casa. Se vieni a Chianalea prenota il tuo panino mi raccomando se vuoi evitare una lunga fila.
La nostra sosta a Chianalea di Scilla
Sostiamo con il nostro camper al camping Scilla, un po’ spartano, la strada per arrivarci non è comodissima e alcune zone non sono recintate. In compenso ha tutti i servizi e una vista incredibile su Scilla e sul mare (euro 20,00 sosta e servizi). Ci addormentiamo osservando le mille luci riflesse di Scilla vista dall’alto. Il Castello Ruffo in penombra, il faro che veglia e illumina il mare dal promontorio. Ci svegliamo con il sole che illumina le case di Scilla che si stendono lungo la spiaggia. Ci troviamo a picco sul mare.
Ripartiamo dirigendoci verso l’estremo sud della Calabria, ora ci sembra quasi di toccare la Sicilia. Dunque esiste davvero il miraggio, il sortilegio della fata Morgana ingannatrice.
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