Continuiamo a seguire la linea blu che disegna meraviglie aldilà del finestrino. Blu come l’inchiostro che scorre veloce sul foglio bianco di un viaggio ancora tutto da scrivere. Proseguiamo il nostro viaggio in camper in Calabria percorrendo chilometri di costa. Giungiamo in quello che definì D’annunzio “il più bel chilometro d’Italia” il lungomare di Reggio Calabria.
Lungomare Falcomatà
Parcheggiamo sul lungomare Falcomatà, all’ombra dei grossi alberi tropicali secolari, dalle sinuose e spesse radici. Le persone sostano sulle panchine, lasciando il tempo libero di scorrere. Qui le lancette sembrano rallentare fino quasi a fermarsi. Siamo pronti a vivere una bella giornata alla scoperta di Reggio Calabria con i bambini. Facciamo una passeggiata ammirando le particolari sculture di Rabarama. Notiamo i palazzi in stile liberty (Villa Genoese Zerbi, Palazzo Spinelli e Palazzo Zani) e rimaniamo colpiti dal Duomo. Oltrepassiamo una silenziosa ruota panoramica. Una giostra dei cavalli immobile, attende la magia del crepuscolo per far partire la magia di musica, luci e profumo di zucchero filato.
Ci hanno detto che qui c’è la gelateria più buona d’Italia e quindi non possiamo esimerci dall’assaggio. Vediamo un chiosco dalle pareti verdi con l’insegna a neon: Cesare. Ordiniamo tre super gelati, uno alla ricotta fichi, passito e nocciola, poi un cremoso al bergamotto. Devo dire ottimi, anche se nel nostro paese c’è una gelateria che si difende bene.
Il museo di Reggio Calabria con i bambini
La gelateria è ad un passo dal Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria. Il museo è uno scrigno di reperti meravigliosi, che vanno dalla preistoria all’epoca romana. Qui, in ogni sua stanza, viene narrata la storia della Magna Grecia. Spade di bronzo, monete antichissime, vasi dai colori vivaci, gioielli e piccole statue in oro. I bambini sono molto interessati, hanno gli occhi vispi e curiosi. Io passerei ore ad osservare ogni singolo reperto, persa tra le pieghe del tempo.
Alla fine del percorso, in una stanza separata e sorvegliata, dove si può entrare in pochi alla volta, sono custoditi gli imponenti Bronzi di Riace. L’emozione di trovarsi di fronte a tanta bellezza che niente è riuscita a mutare è grande. Mi lascio trasportare dalla spirale del tempo, sono più nella nostra epoca, sono nell’antica Grecia.
Le due statue furono ritrovate nel 1972, in eccezionale stato di conservazione, sul fondo del mar Ionio, nei pressi del comune di Riace Marina. Fu un appassionato subacqueo a scoprire questo tesoro durante un’immersione a circa 200 m dalla costa ed alla profondità di 8 m. Si ipotizza che le statue bronzee risalgano alla metà del V sec. a.C., che fossero state gettate in mare durante una burrasca, per alleggerire la nave che li trasportava o che l’imbarcazione stessa fosse affondata con le statue. I Bronzi di Riace sono alti 1,98 e 1,97 metri e pesano 160. Entrambi indossavano un elmo, impugnavano una lancia o una spada nella mano destra e reggevano uno scudo con il braccio sinistro.
L’arena dello Stretto
Salutiamo Reggio Calabria dall’alto dell’Arena dello Stretto, (o Anfiteatro Anassilaos) un teatro di costruzione moderna, a imitazione degli antichi teatri greci. La struttura ha una vista panoramica sullo Stretto di Messina. Il teatro presenta due ampie rampe ai lati che consentono alle persone disabili di giungere nella zona inferiore. Il teatro è spesso sede degli eventi più importanti della città, manifestazioni musicali, teatrali e cinematografiche. La statua in bronzo al centro rappresenta la dea Atena combattente, posta a difesa della città di Reggio. Scendiamo in spiaggia e ci lasciamo trasportare dal rumore delle onde che accarezzano i sassi in un fruscio avvolgente. Sembrano quasi intonare una dolcissima canzone per dirci addio.