Chiudiamo gli scatoloni, c’è tutto, pentole, piatti, lenzuola…Tutto quello che ci servirà per organizzare il nostro camper. Impieghiamo 3 ore per disinfettare e ordinare le cose nel loro spazio. Quasi non ci sembra vero, il sogno atteso da tempo sta per realizzarsi. Una volta allestito il camper facciamo salire i bambini che sono super emozionati, scrutano ogni angolo e aprono ogni sportello. Fabio si siede alla guida, io apro la cartina da bravo navigatore, i bambini si allacciano la cintura seduti vicino al tavolino. Percorreremo tutta la costa della Calabria alla scoperta di spiagge meravigliose e fari silenziosi. Attraverseremo l’interno alla ricerca di laghi, montagne, borghi antichi e paesi fantasma. Giriamo la chiave e mettiamo in moto il nostro camper, non riusciamo più a contenere la gioia, direzione Calabria occidentale!!
Devo però fare una premessa prima di partire. Questo viaggio non sarebbe stato lo stesso senza i miei amici Marilù e Alessio, che ci hanno aiutato a stilare l’itinerario dandoci una valanga di consigli, come solo un calabrese può fare. Devo anche ringraziare i tanti che ci seguono su instagram, grazie ai vostri suggerimenti abbiamo scoperto e vissuto esperienze uniche che ricorderemo sempre. Grazie!
Una piccola legenda per orientarsi in questo articolo:
- In VERDE sono evidenziate le aree dove abbiamo sostato
- In AZZURRO i luoghi da vedere vicino al mare
- In ROSSO i fari da vedere lungo la costa
- In FUCSIA come sempre il collegamento ad altri post
Percorrendo il Parco del Cilento
Ci dirigiamo verso il Parco del Cilento. Facciamo una prima sosta obbligata per acquistare le mozzarelle di bufala a Battipaglia, una delizia unica! Continuiamo il viaggio attraversando verdi campi di granturco e colline ricoperte di olivi. Superiamo l’oasi del fiume Alento, avvistiamo un lago, alcuni stagni e il fiume Alento quasi completamente in secca dove si dissetano decine di mucche bianche. All’ora di pranzo arriviamo sulla bella spiaggia Le Saline di Palinuro.
Spiaggia Le Saline a Palinuro
Parcheggiamo vicino al mare, qui i camper possono sostare per la notte, è il parcheggio lido Urlamare Saline a Centola (solo pernottamento senza servizi euro 10,00).
Pranziamo con le nostre mozzarelle di bufala, un’insalata di pomodori della nonna e del buon salame napoletano, poi andiamo a goderci il mare. Il sole cala e ci prepariamo per la prima notte in camper. Non mi sento sicura come in una casa e al principio non riesco a dormire. Osservo la luce intermittente del faro e poi mi lascio cullare dalle onde del mare, è una sensazione bellissima. Al mattino mi sveglio e nei primi secondi che precedono la veglia, penso di essere a casa nel mio letto. Poi ascolto quel suono armonico, ormai familiare delle onde e sorrido felice. Bevo un caffè con una vista mare esclusiva. Sono la prima a mettere i piedi in acqua, l’orchestra di onde spumose è tutta per noi. Oggi partiamo verso la Calabria.
L’isola di Dino in Calabria Occidentale
Percorriamo la bellissima strada costiera, attraversiamo piccole gallerie scavate nella roccia e arriviamo a Marina di Camerota. Il tempo è velato e decidiamo di proseguire. Ci muoviamo verso l’interno per un pezzo di strada. Curve sinuose si snodano in un paesaggio brullo tra le aspre montagne del Cilento. Un deserto di roccia che precede i tesori del mare. Giungiamo al Golfo di Sapri dove un ragazzo fa sci d’acqua creando una bianca scia sull’acqua. Passiamo vicino ad un bellissimo luna Park e immaginiamo di vorticare su una di quelle giostre ora chiuse. Attraversiamo un pezzetto di Basilicata e varchiamo il confine della Calabria.
Dall’alto vediamo le acque dalle intense tonalità azzurre dell’Isola di Dino e decidiamo di fermarci, (qui c’è un parcheggio per camper senza servizi). Ci immergiamo in queste acque calme e trasparenti, che sanno accarezzare la pelle e trasportare i pensieri. Prendiamo il pedalò e andiamo a scoprire le fantastiche grotte dell’isola. La Grotta del Leone, profonda e misteriosa, come la gola di un grosso mostro marino. La Grotta Azzurra dai riflessi cangianti che si riflettono sul soffitto roccioso, creando l’illusione di essere in un mondo color turchese. Questa grotta ci fa fare un salto verso l’isola di Capri. Ci rimettiamo in marcia, passiamo per la spiaggia di S. Maria del Cedro dove sfocia il fiume Lao.
Diamante
Raggiungiamo Diamante, ci fermiamo al lido Tropical, nostra seconda tappa. Facciamo scendere la tenda, prepariamo il nostro tavolo e le sedie. Ceniamo all’esterno mentre guardiamo il sole scendere nel mare sfiorando l’isola di Cirella (Area sosta con tutti i servizi euro 25,00). Ci svegliamo ancora una volta in riva al mare, la mattina la riserviamo a visitare la città di Diamante. Questo è stato il paese dove siamo venuti io e Fabio la prima volta in viaggio. Quanti ricordi meravigliosi. Diamante è sempre bellissima e coloratissima, con i suoi murales dai mille profondi significati. I dipinti creano 100 porte aperte su mondi sconosciuti. I personaggi creati dai pennelli degli artisti sembrano quasi uscire dai muri, animando la città. Guardali bene e vedrai che non mi sbaglio.
I bambini i si sono divertiti a cercare i disegni più belli e bizzarri tra i vicoli della città. Diamante è anche la città del peperoncino, le strade, le piazze e le vetrine sono invase dalle sfumature rosso fuoco dei peperoncini. Troverai grandi statue a forma di peperoncino piccante al centro delle piazze e catene di peperoncini appesi in ogni negozio. A settembre c’è anche il festival del peperoncino. Diamante non è solo colorata per i suoi murales, ma anche per le sue spiagge di ciottoli che sembrano pietre preziose.
Una delle spiagge più belle dove trovare i ciottoli colorati si trova di fronte all’Hotel Riviera Blu, dove ho tanti ricordi di quando ero bambina. L’acqua è limpida come un’acquamarina e la spiaggia brilla in un prisma di riflessi. Un’altra spiaggia che ti consigliamo è il Lido Sabbia D’oro dove la sabbia dorata e il mare limpido creano un bellissimo contrasto di colori.
Fiumefreddo bruzio un gioiello inaspettato in Calabria occidentale
Risaliamo in camper e sistemiamo tutto prima della partenza. I primi giorni in camper sono di adattamento e bisogna fare i conti con lo spazio stretto, per questo cerchiamo di essere sempre ben organizzati. Continuiamo a percorrere la strada costiera, facciamo una sosta sulla spiaggia di Paola dove avvistiamo il primo faro sulla Torre del Soffio, è il Faro di Paola. Ci tuffiamo in un’acqua dalla trasparenza assoluta, i bambini tirano in acqua i ciottoli grigi e ridono felici. Prendo un sasso, lo tengo nelle mani e riaffiorano le sensazioni di quando ero bambina, quando venivo qui a fare il bagno. Quei ciottoli lisci e leggeri come seta sotto le dita, che dipingevamo con i pennelli di mille colori seduti in riva al mare al tramonto…
Rimontiamo in camper e partiamo verso il borgo di Fiumefreddo Bruzio. Sentiamo strani cigolii mentre il camper si arrampica risalendo i tornanti che portano alla rocca del paese. Una volta arrivati ci rendiamo conto di essere in posto assolutamente fuori dal comune. Non molti conoscono questo luogo eppure ci travolge con la sua bellezza e la gentilezza della sua gente. Qui abbiamo visto uno dei tramonti sul mare più belli. Un paese che da subito ti rapisce gli occhi e il cuore.
Torniamo al nostro camper, scendiamo verso il mare alla ricerca di una sosta e decidiamo di sostare a Falerna Marina nel campeggio Falerna marina (18,00 euro con servizi, 15,00 solo parcheggio.) Apro gli occhi, macchie di luce giocano sulla parete del camper. Ormai è diventata un’abitudine svegliarsi e andare a passeggiare, anche in pigiama, (ma questi sono segreti da camperisti) sulla spiaggia. Durante la mattina ci godiamo un po’ il mare e il silenzio, i bambini hanno conosciuto un nuovo amichetto e giocano con lui a biliardino. Dopo qualche ora siamo pronti per ripartire alla volta di Pizzo Calabro.
La strada statale 18 che percorre la costa
Prendiamo la SS18, la strada costiera calabrese panoramica. Una delle strade più belle che abbiamo percorso. Continuiamo a trovare sottopassaggi visto che la ferrovia corre lungo la costa. Proviamo ad arrivare al Faro di Capo Suvero, ma la strada è stretta e impervia, sentiamo sobbalzare le nostre cose all’interno dell’abitacolo. Fabio è un pilota impavido, ma alla fine riusciamo ad avvistare il faro solo da lontano. A Pizzo ci troviamo bloccati nel traffico a causa di un pullman e quindi decidiamo di sostare fuori dal centro. Vediamo il castello dove venne fucilato Gioacchino Murat che si affaccia su un mare azzurrissimo. Passiamo vicino al porto e scorgiamo il Faro rosso di Vibo Marina e il Faro verde di Vibo Calata.
Decidiamo di rimanere in camper e mandiamo papà Fabio in missione alla ricerca dei tipici tartufi del luogo. Inutile dire che i tartufi di Pizzo sono ottimi, bisogna assolutamente provarli tutti! Mettiamo i tartufi avanzati nel congelatore e ripartiamo verso Tropea. Mi raccomando però non fare come noi, non parcheggiare il camper in salita e sotto il sole o i tartufi si scioglieranno tutti.
I nostri pensieri danzano felici prendendo le sembianze delle nuvole che ci accompagnano. I nostri desideri si sciolgono al sole di questa calda mattina d’estate diventando un tutt’uno col mare. Mentre andiamo un dolce vento ci accarezza entrando dal finestrino.
Tropea perla della Calabria occidentale
Conosciamo bene Tropea, fu il luogo del nostro primo viaggio in tre. Troviamo un’area sosta proprio ai piedi della chiesetta di S.Maria dell’isola. Il camping si chiama S. Marina dell’isola (parcheggio e servizi 15,00 euro). Sopra le nostre teste si leva perpendicolarmente la rocca con le case addossate, costruite nella roccia che sprofonda nel mare. La spiaggia ai piedi dell’isola è bella come un opale dai riflessi cangianti. Il mare è una danza di scintille dorate e il caldo pomeriggio d’estate si spegne inseguendo le sue scie ramate.
Ci spostiamo sulla spiaggia del campeggio, dove vediamo la sfera infuocata del sole tingere di arancio il cielo dietro Stromboli, il fumante gigante blu che silenzioso aspetta all’orizzonte. Vorremmo raggiungerlo, ma dobbiamo rinunciare, abbiamo ancora tante cose incredibili da vedere. Rimaniamo sulla spiaggia finché il sole non scompare inghiottito dal blu del mare. Saliamo nel camper bagnati e facciamo subito una doccia. Un’altra comodità del vivere in Camper.
La sera ceniamo con spaghetti alla cipolla rossa di Tropea e arancini ripieni di mozzarella e ‘nduja. La mattina dopo di buon mattino lasciamo Tropea per recarci alla Baia di Riaci, ma non prima di aver acquistato una tonnellata di cipolle rosse tipiche del luogo. Infondo questo è il bello del camper. Saltiamo la visita al Faro di Capo Vaticano perché ci siamo già stati in passato. Il faro non è dei più affascinanti ma si trova a picco su un mare dai colori cangianti.
La Baia di Riaci e la leggenda dello scoglio dell’ulivo
Proseguiamo il nostro viaggio percorrendo in camper la bellissima costa della Calabria. Ci fermiamo in un parcheggio spazioso vicino alla Baia di Riaci. La baia è un armoniosa orchestra di azzurri pastello, acquamarina, celeste, blu polvere…Sembra di essere in un bellissimo quadro. Non vorremmo uscire mai da queste acque stupende, ma dobbiamo proseguire. Di ritorno al parcheggio ci aspetta una scoperta un po’ amara, hanno rubato il tappo del serbatoio dell’acqua. Per fortuna Fabio trova un rimedio con un elastico e una bustina di plastica.
Ora ci dirigiamo verso un’altra spiaggia suggestiva con il famoso scoglio dell’ulivo. Lo scoglio è un’ombra scura e spigolosa dietro cui fa capolino il sole, le sue lame di luce attraversano lo scheletro dell’albero, è una visione quasi surreale. Da 400 anni un olivo curvo si erge sulla cima dello scoglio che si innalza dal mare. Ora l’olivo è seccato e pietrificato dalla salsedine e dal vento, ma una leggenda anima questo luogo.
Si narra che le isole Eolie fossero un tempo libere per il mare, un giorno videro gli olivi e se ne innamorarono a tal punto da giungere fino a Palmi. Un uccellino ne ebbe pietà e fece cadere un seme sull’isola più piccola dove, nonostante le onde e i venti, germogliò una piantina d’olivo. Poi la pianta mise radici e l’isola rimase ancorata alla spiaggia. Le isole Eolie ancora cercano la sorella, ma lei non può più andare verso di loro, non le resta che vivere in compagnia dell’olivo e degli uccelli che si posano sui suoi rami.
Calabria Occidentale, Scilla
Dall’alto avvistiamo la Sicilia e lo stretto di Messina. Ci dirigiamo verso Scilla, andiamo a scoprire l’affascinante borgo di pescatori di Chianalea. Sostiamo nell‘area sosta di Scilla che si trova su un promontorio a picco sul mare. (Euro 20,00 sosta e servizi). La strada per arrivarci non è semplicissima, il camping non è curato e mancano in alcuni posti le recinzioni. In compenso ha tutti i servizi e la vista che si gode su Scilla e sul mare e sul Faro di Scilla è incredibile. Purtroppo non riusciamo a vedere il Faro di Punta Pezzo perché si trova tra alcune case ed è complicato passarci con il camper. Ci dirigiamo ancora più a sud.
Calabria occidentale, Reggio Calabria
Una delle tappe che abbiamo atteso di più è stata Reggio Calabria con il suo Lungomare Falcomatà dove la gente passeggia senza fretta e il suo meraviglioso Museo. Ci incantiamo a guardare i colori del mare e il piatto, tranquillo orizzonte in un totale silenzio.
Controlliamo la cartina, c’è un altro faro da avvistare, Il Faro Capo Dellarmi. Purtroppo però la strada è stretta e dissestata. Dopo la prima curva il camper si blocca in una salita e, a causa dell’asfalto consunto e sabbioso, non riesce a ripartire. Le ruote slittano e temiamo il peggio. Non c’è nessuno nei paraggi e già mi immagino il conto salato del carro attrezzi. Proviamo ad alleggerire il camper, mettiamo i cunei dietro le ruote anteriori e… Miracolo…Il camper riesce a ripartire, ma decidiamo di rinunciare a raggiungere il faro date le condizioni della strada. Tiriamo un sospiro di sollievo e ripartiamo.
Pentedattilo
Giunti alla punta estrema della Calabria occidentale, ci addentriamo verso l’Aspromonte alla ricerca di uno dei suoi borghi abbandonati. Un Luogo affascinante in mezzo ad un paesaggio spoglio e silenzioso. Un paese animato da oscure leggende che hanno ancora voglia di essere raccontate, Pentedattilo.
La prima parte del nostro viaggio termina qui, continua a seguirci lungo la costa orientale della Calabria. Speriamo tu possa visitare presto questa splendida regione e se hai domande chiedi pure, ti aspettiamo.