Forse è stato un caso o forse no, ma è stata una sorpresa inaspettata venire a conoscenza del borgo di Bagnacavallo e dell’Antico Convento San Francesco. Bagnacavallo è un borgo bellissimo dal sapore medievale, ma perlopiù sconosciuto, ad un passo dalle grandi famose bellissime città della Romagna. Con i suoi portici e le case color pesca e color albicocca, sembra una piccola Bologna. Una scelta intelligente se cerchi un luogo dove dormire in Romagna.
La piazza ovale di Bagnacavallo poi è di una bellezza unica, simile nella sua particolare forma solo a quella di Lucca. Quello che mi colpisce è il suo nome, Bagnacavallo, scopro che dietro a questo nome come spesso succede, c’è un’affascinante leggenda.
Dove dormire in Romagna, Bagnacavallo
La leggenda narra che in questo paese ci fosse una sorgente miracolosa. In queste acque si bagnarono i cavalli feriti in battaglia del re romano Tiberio, che guarirono miracolosamente. Forse esisteva una sorgente di acqua con proprietà curative, che però fino ad ora non è stata mai trovata. Lo stemma della città raffigura infatti un cavallo che cammina sull’acqua.
Dove dormire in Romagna, l’Antico Convento San Francesco
Per il nostro soggiorno in Romagna abbiamo scelto una location diversa, siamo rimasti incantati dalla bellezza e dalla storia dell’Antico Convento San Francesco. Ci aspetta un viaggio fatto di bellezza pace e relax. Al mattino facciamo colazione nel verde chiosco ascoltando gli uccellini cantare, osservando l’ippocastano, l’acero e il melo cotogno del giardino. La sera sorseggiamo un buon bicchiere di vino ascoltando le note jazz che echeggiano tra le volte del chiostro. Insieme alle note ci sembra quasi di sentire l’eco delle storie che queste mura hanno da raccontare.
La storia dell’Antico convento
L’ingresso ci colpisce subito per i suoi dettagli, il pianoforte, la vecchia Fiat 500, la vespa piaggio e le valige d’epoca. Storia, fantasia e design qui si fondono in armonia. Facciamo un giro tra le antiche stanze e gli ampi corridoi, uno dei quali con l’alto soffitto a volta costellato di meravigliosi aquiloni in volo. Vediamo l’antico granaio e la parte del convento non ristrutturata.
La storia dell’Antico Convento San Francesco parte nel 1271. Fu il primo convento ad essere dedicato a San Francesco in Emilia Romagna. Immagino la marcia delle truppe napoleoniche rimbombare tra i lunghi corridoi, mentre occupano il convento per farne una caserma militare. Mi sembra di sentire le bombe dei nazisti che colpiscono la chiesa e mi pare quasi vedere le persone che si rifugiano qui in silenzio, tra queste mura spesse e sicure. Si durante la seconda guerra mondiale l’Antico convento San Francesco diede rifugio a circa 800 persone, che per mesi si sono rifugiate nei sotterranei. (Nel convento si organizzano anche delle visite guidate nei sotterranei, con documenti storici fotografici e testimonianze di persone che raccontano la loro esperienza tra queste mura, durante il periodo nazista).
Queste sale hanno ascoltato le risate dei bambini quando il convento ospitò una scuola fino al 1959. Le sue mura hanno resistito alle scosse del terremoto (nel 1688 poi venne restaurato nel 1700 grazie all’architetto Gioacchino Tomba) e alla minaccia di essere abbattute. Il sindaco una volta che furono costruite le scuole nuove nel 1959, tentò di abbattere il convento avvolgendolo con delle catene e facendole poi trainare da un trattore, ovviamente senza riuscirci. L’Antico convento si trasformò in ostello e fu poi abbandonato. Fino a che con i fondi del giubileo un’ala del convento viene ristrutturata e grazie ad un appalto comunale, Paolo e Fulvia riescono a dargli nuova vita.
Una delle sale più belle del convento è l’antico refettorio. I bellissimi dipinti della sala rappresentano San Francesco, la vergine Maria e alcuni papi di origine francescana, come Sisto IV famoso per aver fatto costruire la Cappella Sistina e Giulio II per averla fatta dipingere da Michelangelo. Al centro della sala c’è lo stemma in legno di Bagnacavallo. Sopra lo stemma della città si trova il dipinto Le nozze di Cana, una copia di quella esposta al Louvre, realizzata da un allievo del Veronesi.
Il convento è di proprietà comunale, ha un’ala adibita ad albergo e una riservata ad ospitare mostre, meeting, eventi.
Dove dormire in Romagna, le camere del convento San Francesco
Ora l’Antico Convento San Francesco è un albergo con 11 camere multiple essenziali e comode, adatte a gruppi o a famiglie numerose, da 4 a 8 posti letto, ognuna con bagno privato. Queste camere rappresentano un’opportunità unica per chi vuole soggiornare in questa terra meravigliosa che è la Romagna e spendere poco.
Inoltre ci sono 8 bellissime camere confort. Queste camere confort sono ampie, accoglienti, ognuna con una sua storia. Soggiorniamo nella camera Vitis, il colore delle mura e gli elementi di arredo ci parlano della campagna e della cultura che l’Emilia Romagna ha per il vino. Antiche botti e vecchie casse dove un tempo trasportavano l’uva, si sono trasformati in comodini e poggia valigia. L’appendiabiti è un tralcio d’uva in ferro battuto e le foglie d’uva sono presenti anche negli elementi di ceramica in bagno. Bellissime sono le cornici in gesso originali dell’epoca. La notte, grazie ai moderni punti luce, tutto si trasforma in un arcobaleno.
Paolo ci mostra la camera Lunaria, una magia di luci che si perdono nell’alta volta, la fanno apparire luminosa di giorno e, di notte, tutto diventa blu. Sembra di essere in un mondo irreale. Da un vaso spunta la pianta lunaria dai frutti semi trasparenti, sembra catturare sfumature argentee, quasi lunari. Una lampada sferica e le cornici sul muro fanno sembrare di essere sbarcati sulla luna.
Una delle camere è dedicata al Melo cotogno che si trova nel chiostro. Verrebbe voglia di dormire ogni notte in una camera diversa. Abbiamo adorato la camera Vitis, anche se i bambini hanno preferito dormire nel letto a castello delle camere multiple.
Altri particolari delle camere comfort:
Dove dormire in Romagna con i bambini
Appena siamo arrivati all’Antico Convento San Francesco, non abbiamo fatto in tempo neanche a consegnare i nostri documenti che i bambini già erano impegnati a giocare con il biliardino, o calcino come lo chiamano qui. Vicino al biliardino ci sono tanti libri, molti per bambini e giochini da tavolo, quelle attenzioni che fanno la differenza. Nelle stanze non c’è la TV ed è un bene per qualche giorno farne a meno, c’è però il Wi-fi gratuito. Nella sala comune ci sono, a disposizione dei clienti, un frigo, un microonde, un distributore automatico di snack, bevande fresche e prodotti di prima necessità. C’è anche la possibilità di noleggiare le biciclette per girare il paese.
Escape room la Stanza dei sogni
Ci lasciamo coinvolgere dalla magia dell’escape room che qui organizzano, La Stanza dei sogni, pensata proprio per le famiglie. Ci divertiamo un mondo tra enigmi da risolvere, rebus e lucchetti da aprire. Il nostro obiettivo è quello di liberare Morfeo e riportare i sogni e i colori a tutte le persone. Una continua sorpresa questa escape room, è stato bello giocare come una squadra per arrivare al traguardo finale.
Oltre a La stanza dei sogni c’è anche un’altra escape room, Fuga dalle truppe napoleoniche, ispirata a una storia vera, adatta a giocatori esperti.
Antico Convento San Francesco, accessibilità
Ogni volta che entro in una struttura mi domando se possa essere accessibile con passeggino e soprattutto ai disabili. La risposta di solito è sempre negativa, aldilà di uno scivolo chissà perché si trova uno scalino… Invece questo convento è accessibile ai disabili. Si parcheggia nell’ampio parcheggio vicino all’ingresso, non ci sono scalini per entrare e c’è un comodo ascensore che porta alle camere. Ci sono 4 camere che hanno i bagni per disabili. Finalmente una struttura che ha un’attenzione per tutti.
Eccellenze enogastronomiche locali all’Antico Convento San Francesco.
Al mattino ci siamo fatti coccolare con una colazione genuina che comprende frutta fresca e altri prodotti locali, gustosi, ma anche leggeri e salutari.
La sera è possibile prenotare una degustazione di vini. Una delle eccellenze di Bagnacavallo è il vino. Fulvia ci delizia con il vino bianco Rambela, delle cantine Longanesi e il vino per cui è famosa Bagnacavallo, il Bursôn, un vino autoctono. Proviamo il rosso Bursôn nella versione classica, corposo che si sposa bene con le carni e il Bursôn con l’etichetta nera e rossa, fatto con il 50% di uva passita. Insieme agli ottimi vini assaggiamo la tipica piadina con squacquerone, marmellata di mela cotogna del chiostro, pecorino e cotognata. Un mix di sapori che ci fa immergere nell’antica cultura enogastronomica di questa regione.
Cosa vedere nei dintorni dell’Antico Convento San Francesco
Il convento oltre a trovarsi in un meraviglioso paese, è a poca distanza dalle bellezze della Romagna. Praticamente equidistante dal mare e dalle sinuose colline romagnole. Imperdibili sono Mirabilandia, Ravenna con i suoi mosaici, Comacchio e le sue Valli, Bagno di Romagna e il Sentiero degli Gnomi, le Saline di Cervia, Dozza e il suo drago, Faenza e Bologna. Ognuno di questi posti ci ha riempito gli occhi di meraviglia, guarda:
Amiamo le sfide, i sogni che con coraggio e perseveranza si avverano. Ammiriamo chi come Fulvia e Paolo hanno avuto il coraggio di dare nuova vita ad un luogo pieno di storia come l’Antico Convento San Francesco. Ci mancheranno le colazioni nel silenzio del chiosco e le sere passate tra gli archi illuminati, mentre le note jazz salgono fino al cielo.
In collaborazione con Antico Convento San Francesco
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