Cu’ sta’ alla Speranza d’autri e no’ cucina veni la sira e canta la diana
(Chi aspetta gli altri e non cucina quando arriva la sera si lamenta per la fame)
Con questo simpatico proverbio calabrese riprendiamo il racconto del nostro itinerario in Calabria in camper. Dopo aver esplorato la costa occidentale proseguiamo il nostro viaggio verso la costa orientale della Calabria con i Bambini.
Ti lasciamo una piccola legenda per orientarti in questo articolo:
- In VERDE sono evidenziate le aree dove abbiamo sostato
- In BLU le spiagge e i luoghi vicino al mare
- In ROSSO i fari da vedere lungo la costa
- In AZZURRO il collegamento ad altri post specifici.
Calabria orientale in camper con i bambini, la Costa dei Gelsomini
Lasciamo Reggio Calabria, facciamo una sosta nell’affascinante borgo di Pentedattilo e poi risaliamo la costa ionica. Sulla destra vediamo scorrere il blu cobalto della Costa dei Gelsomini. Oltrepassiamo il Bianco Faro Capo Spartivento che si affaccia sul mare. Lungo la bellissima costa si srotola la ferrovia, alle sue spalle vediamo fitte pinete dove si insinua leggera la brezza marina. Le spiagge cambiano, la sabbia chiara e i ciottoli colorati e brillanti, diventano color argento.
Calabria orientale in camper con bambini, l’Azienda Vinicola Ceratti
Ci fermiamo in un agriturismo l’Azienda Vinicola Ceratti. L’Azienda si trova vicino al mare, subito dopo il paesino Bianco. La tenuta si estende per 150 ettari, dai boschi dell’Aspromonte fino al mar Ionio. Ulivi, campi di grano, orti, frutteti e poi i vigneti dalla storia millenaria e leggendaria. Qui vengono prodotti vini bianchi e rossi eccellenti. Fiore all’occhiello sono i passiti, il Greco di Bianco Dop e il Mantonico igp, che veniva bevuto già nel periodo della colonizzazione Greca della Magna Grecia nel VIII sec a.C..
Parcheggiamo il camper su un prato sotto l’ombra degli olivi. Dietro di noi un manto verde di viti si stende a perdita d’occhio, inondandoci del profumo di uva matura. La proprietaria della tenuta ci regala una calda accoglienza offrendoci caffè e acqua fresca. Scendiamo in spiaggia, il litorale è ampio e solitario. L’acqua è uno specchio limpidissimo dai riflessi argentei. Sedie sdraio e ombrellone ci vengono gentilmente offerti e c’è anche la possibilità di fare la doccia in spiaggia. Godiamo di un bellissimo bagno al tramonto.
Un’ottima cena
Dietro il nostro camper c’è un campo di calcio e i bambini corrono a giocare con il papà. Usiamo le docce dello spogliatoio vicino al campo e poi andiamo a cena. La carne è ottima per non parlare del vino che producono e soprattutto del passito, davvero eccezionale. Una sinfonia di sapori e profumi che raccontano la passione e il sudore versato su questa ricchissima terra. Al mattino lasciamo L’Azienda Vinicola, la cara signora dell’agriturismo ci regala uova fresche e un panettone ancora caldo, fatto da lei, per fare colazione. I bambini apprezzano. Andiamo via mentre vediamo posizionare le reti, le stanno preparando per porvi sopra l’uva ad essiccare, così da poter creare il delizioso passito. Per saperne di più guarda qui.
Calabria orientale in camper con bambini, la Valle delle Pietre
Continuiamo a risalire la costa ionica, vorremmo spingerci nell’entroterra per andare a vedere la Valle delle Grandi Pietre nell’Aspromonte. Una valle suggestiva che si trova nei pressi di S. Luca, dove strane e grosse pietre sembrano spuntare per incanto dal terreno. La più grande è la Pietra Cappa, che con i suoi 4 ettari di grandezza e i 140 metri di altezza, è il monolite più alto d’Europa. La strada per arrivare al monolite sembra lunga e impegnativa, soprattutto per i camper, poi si continua per un tratto a piedi. Così decidiamo di rinunciare e rimanere lungo la costa.
Il borgo di Gerace
Facciamo una sosta per visitare il borgo di Gerace. Un simpatico cartello ci avvisa: ATTENZIONE RALLENTARE in questo paese i bambini giocano ancora per strada. Gerace è un borgo dalle strade silenziose, tra cui si insinua solo il rumore dell’organo della sua cattedrale. Starei ore ad osservare i suoi tetti dall’alto e a passeggiare tra le sue vie.
Calabria orientale in camper con bambini, il Faro di Punta Stilo
Riprendiamo il viaggio, abbiamo deciso di andare alla scoperta di tutti i fari della Calabria o quasi, e allora via, andiamo verso il faro di Punta Stilo. Lasciamo il camper vicino ad una salita, dobbiamo proseguire a piedi. Dopo qualche minuto di cammino giungiamo al faro Punta Stilo che svetta verso l’orizzonte azzurro. Uno dei fari più belli che abbiamo incontrato, con le caratteristiche righe bianche e nere. Ho sempre amato i fari, fieri custodi dei marinai, guide notturne delle notti più buie. Il faro è un punto fermo nella tempesta, unica luce nell’oscurità. Uno dei fari più belli l’ho visto in Australia. Ricordo una bianca romantica sala da tè che si affacciava su un faro bianco e rosso, lungo la Great Ocean Road.
Il Parco Nazionale della Sila
Risaliamo in camper, ogni volta che partiamo devo chiudere tutti gli armadietti altrimenti sbatte tutto. I panni appesi cadono giù al primo sobbalzo e decido di piegarli. Nonostante questa sia la nostra prima esperienza in camper, questo nuovo modo di viaggiare ci sta piacendo molto.
Il cielo si fa nuvoloso, decidiamo di fare una piccola deviazione verso l’interno. Andiamo ad esplorare il Parco Nazionale della Sila, con i suoi laghi, i suoi giganti, le sue storie di mostri marini e di lupi. Una volta arrivati, dopo tornanti di asfalto, ci immergiamo tra i boschi e poco dopo avvistiamo un lago.
Scopriamo che nel lago Cecita, dopo un’estate di grande siccità, sono state scoperte ossa fossili di un antenato dei mammut, chiamato “Elephas antiquus”. Un gigante di 4 metri circa, con grosse zanne arcuate, vissuto circa 700 mila anni fa.
Qui proviamo una delle esperienze più emozionanti mai vissute, dormire in libera sul lago Cecita. Non so spiegare la sensazione di svegliarsi con il rumore dei campanacci delle mucche e una vista meravigliosa!
La mattina dopo ci attende l’interessante Centro visita Cupone con le sue aree faunistiche e i suoi percorsi immersi nella natura.
Di nuovo verso la costa ionica
Scendiamo dai monti della Sila e ci spostiamo verso la costa. Chiamiamo per prenotare le aree sosta che avevamo segnato sulla cartina, ma a inizio settembre sono già chiuse. Passiamo vicino al borgo di Santa Severina, incastonato tra alte mura, su una rocca. Continuiamo il viaggio, ora il nostro obiettivo è trovare una struttura con lavanderia per lavare le lenzuola. Si sa con i bambini possono sempre esserci dei piccoli incidenti.
Fortunatamente troviamo un’area sosta con giochi e gonfiabile per i bambini e lavanderia. Fermiamo il camper sul prato dell’area sosta Sena Park. I bambini sono contentissimi di giocare e saltare nel gonfiabile ed io ho il tempo di dedicarmi al bucato. Chiudiamo le tende, facciamo scendere il letto basculante dei bambini e ci prepariamo per la notte. AL mattino riprendiamo il cammino. Le spiagge di sabbia grigia e sassi levigati lasciano pian piano il posto ad un litorale sabbioso dorato, che man mano diventa color ocra e rame.
Calabria orientale in Camper con i bambini, le spiagge di isola di Capo Rizzuto
Ci dirigiamo verso la spiaggia di Le Castella ad Isola di Capo Rizzuto.
Le Castella
Appena arrivati sulla spiaggia vediamo il castello che si erge dal mare. Una fortezza dalle mura ambrate che pare avvolta da un alone di mistero. Il Castello risalente al XIV secolo è visitabile anche all’interno. Tolgo le infradito e comincio a camminare sul bagnasciuga. La sabbia color ocra è morbida come farina. Il mare sembra uno specchio liquido che si muove in una danza di riflessi. IL fondale è un mosaico di colori caldi, le pietre scintillano come fossero pepite d’oro. Il litorale è ampio, il pomeriggio si calma la brezza e il mare diventa una piscina di acqua bassa e trasparente. La spiaggia è attrezzata. Sono presenti bar, docce e servizi igienici. Si può parcheggiare e si può arrivare con il passeggino nei pressi della spiaggia. La spiaggia Le Castella si trova nel comune di Isola di Capo Rizzuto e si affaccia sul mar ionio (in provincia di Crotone).
Giungiamo in un altro camping e parcheggiamo proprio in riva al mare. La notte dormiremo ancora una volta con il rumore del mare che ci culla.
Spiagge Rosse
Apro la piccola finestra del mio camper e osservo oltre il fico d’india la sabbia rossa della spiaggia del Camping Alfieri. Il sole ha appena fatto capolino dall’oceano tingendo tutto di rosa. Il vento gioca con i nostri abiti stesi al sole. Prendiamo l’aquilone e corriamo sul bagnasciuga. La spuma bianca del mare si ritira cancellando le nostre impronte color cannella. La sabbia è di un rosso incredibile e crea un contrasto bellissimo con l’acqua trasparente che sembra avere mille gradazioni di verde e blu.
Scrivo qualche pagina del mio diario per non dimenticare nemmeno un attimo vissuto qui. I bambini giocano col vento e Fabio cerca di catturare con la sua macchina fotografica le meravigliose sfumature di colore di questo posto. Lungo tutto il promontorio di Isola di Capo Rizzuto si trovano spiagge silenziose di sabbia fine, color ocra o rossa. Molte tra queste spiagge sono facilmente accessibili a tutti. Non tutte però presentano lidi, bar e servizi igienici, almeno a settembre.
Sosta al bellissimo camping Alfieri
Questa area sosta è tra le più attrezzate che abbiamo trovato. Oltre alla possibilità di scaricare le acque e riempire il serbatoio, ci sono anche docce, lavatoi per il bucato, lavelli dove lavare le posate e anche le fontane lava piedi. C’è un market dove comprare qualcosa da mangiare e oggetti di prima necessità, come la carta igienica speciale che si usa in camper. Tutto è molto curato e pulito, così mi decido finalmente ad usare i lavelli e i lavatoi per lavare le nostre cose. Qui è bellissimo fare colazione guardando le onde infrangersi sulla riva. Questo il sito del camping.
Poco distante dal camping si trova il Faro di Capo Colonna che si erge bianco e maestoso, chissà quante storie potrebbe raccontare… Proprio lì affianco si possono vedere i resti del grande tempio greco dedicato ad Hera Lacinia, con l’unica colonna rimasta (l’ingresso al sito archeologico è gratuito). Il tempio si ergeva sul promontorio a strapiombo sul mare. La posizione della colonna rende il luogo molto suggestivo. Lei, unica combattente rimasta, ha resistito al vento che l’ha sfidata per migliaia di anni.
Calabria orientale in Camper con i bambini, Punta Alice
Dopo pranzo partiamo alla volta di Punta Alice. Sostiamo nel Camping Villaggio Punta Alice a Cirò Marina. Il Camping è molto grande, aperto anche la seconda settimana di settembre, con piscine, tanti giochi d’acqua e parco giochi per i bambini. Manuele e Davide sono super felici mentre giocano tra le installazioni colorate e gli spruzzi d’acqua. Si tuffano in piscina ridendo e Davide, con nostra sorpresa, comincia a nuotare da solo!
Mi alzo poco prima dell’alba per veder salire il sole dal mare. Uno spettacolo che va in scena ogni mattina su queste rive. Una sfera di luce illumina a poco a poco il mare, tingendo le onde d’argento e d’oro man mano che viene su. Fasci luminosi, come pennelli sembrano dipingere di rosa e giallo il cielo e la spuma del mare. Mi sembra incredibile che a distanza di pochi chilometri si possa vedere il sole che tramonta e che sorge dal mare. Ripartiamo e siamo ancora on the road, andiamo verso il Faro di Punta Alice, l’ultimo faro da avvistare. Così alto sembra voler toccare il cielo, salutiamo il nostro ultimo faro, missione compiuta!
Un tuffo a Marina di Sibari
Facciamo una sosta per pranzare all’ombra di una pineta, dove ci sono dei giochini per i bambini. Ci dirigiamo a Marina di Sibari per fare un bagno. Vediamo i verdi laghi di Sibari, il sole rende la giornata rovente. Noto che dalla sabbia dorata di Marina di Sibari spuntano i rari gigli di mare, ma qui ce ne sono tantissimi, che bello. Ci concediamo un po’ di relax e poi cerchiamo il nostro camping.
Il Camping Thurium è molto confortevole, i camper sostano sotto la profumata pineta, di fronte alla grande spiaggia dorata. L’area sosta offre tutti i servizi e c’è anche un ristorante. Notiamo i camper parcheggiati vicino al nostro, alcuni vengono personalizzati come fossero vere e proprie case viaggianti. C’è chi ha montato tendine particolari, chi ha appeso delle lucine e chi uno scacciapensieri che si muove nel vento. Alcuni hanno chiuso la zona esterna con una grossa tenda, creando una vera e propria dépendance, con barbecue o cucina esterna. Molti esperti camperisti mettono un apposito porta scarpe all’ingresso, dove lasciare le calzature prima di entrare dentro. Prendiamo nota per il prossimo viaggio in camper.
Calabria orientale in camper con i bambini, Roseto Capo Spulico
La nostra ultima tappa di mare è Roseto Capo Spulico. Dalla strada osserviamo il mare dai colori intensi che ci tiene ancora compagnia per un pezzetto di strada. Poi davanti a noi vediamo ergersi dal mare il castello federiciano di Roseto Capo Spulico. Ai piedi del castello si trova la spiaggia con la grossa roccia, dove le onde trasparenti verdi e azzurre si infrangono, creano un panorama unico e spettacolare. Sulla destra guardando il mare si trovano spiagge con sassi più piccoli, più adatte ai bambini, con lidi attrezzati. Mi riempio gli occhi di azzurro prima di ripartire.
Lasciamo la costa e ci spostiamo verso l’interno, il nostro tour della Calabria lungo tutta la sua costa, sta per terminare.
Sosta a Cerchiara, il paese del Pane
Lungo la strada che porta verso il Parco Nazionale del Pollino incontriamo un antico delizioso borgo. Una ragazza che ci segue su instagram ci ha consigliato di fare una sosta qui a Cerchiara il paese del pane. Fermiamo il camper vicino alla porta del panificio La Bionda, entrando veniamo inondati da uno dei profumi che più amo, quello dolcissimo e confortevole del pane appena sfornato. Posti in cassette di legno ci sono tanti prodotti tipici e alcuni mai provati, ciambelline di pane fritto, panini particolari e biscotti croccanti. In questo paese quella di fare il pane è un’antica tradizione custodita da anni. Il pane e gli altri prodotti che acquistiamo sono ottimi, che bontà!
Calabria orientale in camper con i bambini, verso il Pollino
Saliamo sempre più su immergendoci nei boschi del Parco Nazionale del Pollino. Giungiamo in una piana molto bella, circondata dalle bellissime montagne verdi. Stanotte dormiremo qui a Piana Ruggio. Il sole scende e rimaniamo soli in mezzo alla natura silenziosa. Ascoltiamo la voce del vento che sembra sussurrare agli alberi storie d’autunno, che qui sembra già arrivato.
Al Mattino siamo i primi a salutare queste incantevoli montagne e il sole che fa capolino dietro alle vette. Solo le mucche ci fanno compagnia. Riscendiamo lungo curve e tornanti, vediamo il fiume Lao scorrere lento. Alla nostra destra ci appare come un miraggio un borgo fiabesco avvolto dalla vegetazione, Laino Castello Vecchio.
Ritorniamo verso casa, ripercorriamo la strada a ritroso ripercorrendo strade e luoghi ormai a noi cari. La nostra esperienza in camper è stata fantastica e ora non vediamo l’ora di ripartire con la nostra casa viaggiante. Un viaggio che consigliamo a tutte le famiglie almeno una volta, i bambini ne sono rimasti entusiasti!
Che ne dici ti piacerebbe un viaggio in Calabria, magari in camper?
oh letto con piacere tutto la vostra vacanza con i bambini…. e mi ha riportato indietro di quasi cinquanta anni quando anche noi si viaggiava con le bambine (ora 55/53 anni) e dagli itinerari e il modo di viaggiare mi sono immedesimato molto in voi…. poi le bambine sono doventate ragazze e noi abbiamo iniziato a fare grandi viaggi per il mondo… vi auguro ogni bene a voi e i vostri bambini.
Che bei momenti vissuti in famiglia, ricordi che anche da adulti, sono sicura, i figli porteranno sempre con loro! Immagino quanti viaggi meravigliosi avete fatto e speriamo anche noi di ripartire per un bel giro dell’Europa. Grazie davvero di questo commento e del meraviglioso augurio. Ricambiamo di cuore, un grande abbraccio. Chissà che un giorno non ci incontriamo lungo la strada…