Non tutti i luoghi ti colpiscono con scorci da cartolina che ti conquistano all’istante, ed è subito amore. Alcuni posti bisogna scoprirli con lentezza, immergersi nelle sue strade, viverli nella vita quotidiana, andare alla ricerca di quella porticina nascosta che si apre su qualcosa di inaspettato e meraviglioso. Così è successo a noi quando siamo stati ad Ancona con i bambini!
Ancona è una città abbastanza grande, al primo sguardo potrebbe sembrare priva di attrattive per i bambini, invece custodisce dei piccoli grandi tesori.
La leggenda della sirena Mitì
Prima di iniziare questo viaggio ad Ancona con i bambini, partirei col raccontarti una storia. Tutta la regione Marche è piena di leggende, racconti di streghe, o di pirati che si dice si nascondevano in una grotta del monte Conero. La provincia di Ancona non fa eccezioni, la leggenda che ci ha colpito di più è quella della Sirena Mitì. Te la voglio raccontare, poiché credo che le leggende del posto aiutino ad immergersi in un luogo.
C’era una volta una ragazza di nome Mitì che abitava nella provincia di Ancona. Mitì era la figlia d un pescatore, una fanciulla bellissima, la più bella del paese. Un giorno fece uno strano sogno, un giovane bellissimo giunto dal mare sarebbe diventato il suo sposo. Da quel giorno Mitì aspettò in riva al mare il suo amore cantando tutti i giorni dalla mattina al tramonto. Non ascoltò le proposte di matrimonio dei tanti giovani del paese che la chiedevano in sposa, lei continuava ad attendere in riva al mare. Un giorno finalmente vide arrivare un giovane su una piccola barca, era sicura si trattasse del suo sposo e gli corse incontro. Il ragazzo però era venuto per portare via con se un’altra, che avrebbe sposato a breve.
Mitì vide allontanarsi i due sulla barca e presa dalla disperazione si gettò in acqua cercando di raggiungerli. Nuotava cantando la sua canzone melodiosa fino a quando sparì tra le onde. Nessuno seppe più nulla di lei, ma alcuni pescatori assicurano di aver udito una dolce melodia provenire dalle acque e di aver visto una fanciulla con i capelli color del mare e il corpo ricoperto di squame. Forse era la bella Mitì trasformata in sirena.
Ancona con i bambini, i monumenti
Impossibile non dare almeno uno sguardo al bellissimo Duomo di San Ciriaco che si affaccia sul porto. I bambini rimarranno colpiti dai grandi leoni in marmo rosso presenti all’ingresso. Saranno affascinati dalla storia del quadro misterioso della madonna, alla quale i fedeli in passato hanno visto muovere gli occhi e la bocca in un sorriso.
Molto bella da vedere è la Chiesa di Santa Maria della Piazza. L’attuale chiesa romanica, fu costruita tra l’undicesimo e il dodicesimo secolo sui resti di due piccole chiese paleocristiane. Questa chiesa ha una facciata molto bella con un armonioso intreccio di piccoli archi. Nella cripta si trovano alcuni resti di affreschi dei secoli VIII-IX e mosaici pavimentali del IV e VI secolo. La chiesa di Santa Maria della Piazza si trova ad Ancona in piazza Santa Maria, nell’antico rione Porto.
Suggestivo è anche l’Arco di Traiano, affacciato sul mare. Una delle cose da non perdere è la chiesa di San Domenico (controlla gli orari di apertura) con dipinti importanti come la Crocifissione del Tiziano e L’Annunciazione del Guercino. La chiesa di San Domenico si trova a Piazza del Plebiscito.
Lungo Corso Giuseppe Mazzini si trova la Fontana del Calamo, detta anche la Fontana delle 13 Cannelle. La fontana è caratterizzata da 13 maschere di bronzo raffiguranti fauni e satiri, dalle quali sgorga l’acqua. Un detto dice “se alla fontana berrai ad Ancona ritornerai”.
Ancona con i bambini il Museo Tattile Omero
Ci sono luoghi che lasciano il segno, come un ricamo indelebile sull’anima. Attimi che ti catturano in un turbinio di sensazioni, che ti gonfiano il cuore. Credo che quando l’uomo crea qualcosa con amore e coraggio per il suo paese, quando una donna con un piccolo grande gesto crede di poter cambiare un pezzetto di mondo, nasce qualcosa di straordinario, dalla bellezza struggente e commovente. Uno di questi posti straordinari è il Museo tattile Omero di Ancona. Si hai capito bene, museo tattile, dove è possibile toccare l’arte.
Questa è la storia di due viaggiatori non vedenti appassionati d’arte, ma stanchi di non poter toccare e quindi vedere l’arte a causa dei tanti divieti. Così nasce l’idea di un museo dove finalmente l’arte può essere toccata con le proprie mani.
Nel 1985 Aldo Grassini e sua moglie Daniela Bottegoni decidono di realizzare il loro sogno. Dopo anni di richieste il 29 maggio 1993 grazie al Comune di Ancona, con il contributo della Regione Marche e su ispirazione dell’Unione Italiana Ciechi, nasce il Museo tattile Omero di Ancona. Nel 1999 il Museo Omero diventa statale, l’unico a livello nazionale. Il museo si trova oggi nella Mole Vanvitelliana. Nel museo si trova una collezione di 150 opere tra copie in gesso e resina di capolavori classici, quadri famosi realizzati a rilievo, modellini architettonici e sculture contemporanee originali.
In questo particolare museo l’arte va assolutamente toccata. Inutile dire che i bambini erano contentissimi di poter finalmente toccare tutto. Per i piccoli ospiti c’è una piccola sorpresa, all’ingresso ci hanno dato un foglietto con sopra disegnati degli animali da cercare tra le opere. Che la caccia al tesoro abbia inizio! Ci sono anche dei percorsi specifici per le famiglie che hanno bambini nello spettro autistico e per persone con disagio cognitivo. I disabili possono tranquillamente accedere al museo.
La Mole Vanvitelliana è una struttura settecentesca progettata sull’acqua e unita oggi alla terraferma da tre ponti. Due sono gli ingressi nella corte di questo ex-lazzaretto: il principale si raggiunge seguendo la direzione dogana e si trova in prossimità di Porta Pia; il secondario, nella zona Mercato del Pesce, presenta una grande cancellata di ferro. C’è un ingresso dove si entra salendo i gradini di una grossa scala, l’altro è dotato di ascensore. Si accede ad ogni stanza con un ascensore, sono disponibili carrozzine e sono presenti bagni con fasciatoi accessibili. Il museo è accessibile a tutti.
Vicino ad ogni opera si trovano pannelli e didascalie in Braille per le persone non vedenti e a forte contrasto per agevolare gli ipovedenti. Pedane mobili con scaletta sono a disposizione per raggiungere e toccare le opere più alte.
Si possono richiedere audioguide accessibili, a pagamento, in lingua italiana. Il Museo Omero organizza tanti eventi, pensati anche per le famiglie.
Un’esperienza questa che ci ha donato grandi emozioni.
La colorata spiaggia del Passetto
Quando in estate il sole comincia a calare è il momento ideale per una passeggiata al mare. Le spiagge pian piano si svuotano e i granchi si riappropriano dei loro scogli. Se sei ad Ancona con i bambini, c’è un posto bellissimo dove passeggiare, la Spiaggia del Passetto. Lungo la costa rocciosa si aprono insenature di sassi bianchi e acqua dai colori bellissimi. Alle spalle delle spiagge, incastonate nella roccia, ci sono tanti piccoli cancelli in legno colorati, sono i “grottini” usati dai pescatori come ricovero per le piccole imbarcazioni. I grottini sono stati scavati nella roccia nel periodo che va dalla metà dell’800 fino agli anni 60. Ci sono tantissimi portoni dai colori vivaci che si stendono a perdita d’occhio, se ne contano circa 500. I frequentatori storici di queste grotte vengono chiamati “grottaroli”.
Oggi questi grottini si sono trasformati in mini abitazioni con tanto di amache, cucina, tavoli e sedie. Camminando vediamo una famiglia intenta a consumare la cena seduti ad un tavolo in legno azzurro. Una ragazza si sistema i capelli davanti ad uno specchio dopo aver fatto il bagno in mare. Ogni grottino è arredato con oggetti che ricordano il mare ed è bellissimo osservare queste belle scene di vita marina. Scattiamo mille foto, ma veniamo interrotti dai bambini che pretendono di scattare una foto al granchio più grande mai visto, a detta loro.
Vicino il monumento dei Caduti c’è una grande scala che scende fino al mare. Il modo più bello e veloce di arrivare alla spiaggia del Passetto però è prendere un grande ascensore di vetro che scende a picco sul mare, che meraviglia. Basta fare il biglietto alle casse automatiche che troverai all’ingresso dell’ascensore.
Ad Ancona è possibile vedere sia l’alba sia il tramonto, grazie alla sua particolare posizione. Guardare il sole che scende nel mare è il modo perfetto di passare la serata, cosa chiedere di più? Solo un piatto a base di pesce tipico del luogo, come gli ottimi moscioli, consigliatissimi.
Buona cena e buon viaggio!