Te lo immagini come sarebbe scoprire un passaggio mai visto prima. Trovare l’ingresso per un mondo inesplorato, così all’improvviso, durante un’escursione in un tranquillo giorno d’estate. Tuffarvisi dentro un po’ come Alice nella tana del coniglio, non sarebbe magico? Un posto che nessuno ha mai visto, pieno di meraviglie celate agli occhi di tutti gli altri. Fu così che vennero scoperte le Grotte di Frasassi.
Se sei curioso come noi di visitare le Grotte di Frasassi con i bambini ti invitiamo a scaricare questa mini guida che potrebbe esserti utile in questa avventura. Sali a bordo, partiamo insieme per un viaggio alla scoperta di cosa si nasconde tra le profondità della terra. Prendi lo zaino, mettici dentro la macchina fotografica e il libro di Jules Verne Viaggio Al Centro Della Terra.
La scoperta
Così è cominciato tutto. Nel 1948 fu scoperto l’ingresso della grotta del fiume. Da allora si sono susseguite diverse ricerche fino al 1971 quando ci fu una nuova scoperta. Un ragazzo stava attraversando le pendici nord del monte Vallemontagnana e si trovò di fronte ad una piccola apertura dalla quale fuoriusciva una corrente d’aria. Con l’aiuto di alcuni amici speleologi riuscì a formare un varco, così si ritrovarono in una piccola sala. Notarono altre aperture e continuarono a scavare per alcuni giorni, si infilarono in un tunnel lungo circa 80 metri, finché giunsero sul ciglio di uno strapiombo. Nel buio gettarono un sasso nel vuoto, contarono quanti secondi impiegò la pietra a toccare il fondo. Calcolarono un salto di circa 100 metri. Dal suono che fece il sasso cadendo, si accorsero anche dell’ampiezza della sala. I ragazzi, che provenivano da Ancona, avevano scoperto l’enorme sala che verrà chiamata “Abisso Ancona”. Il 1 settembre del 1974 le grotte vennero aperte al pubblico.
La sala Abisso Ancona
Inizia il nostro viaggio tra le viscere della terra. Un corridoio sotterraneo si apre in un’immensa grotta, è l’Abisso Ancona. Questa sala misura 180 metri di lunghezza, 120 metri di larghezza e 200 metri di altezza, potrebbe contenere l’intero duomo di Milano. Alzando gli occhi vedo nella penombra l’alto soffitto della grotta. Si può ancora vedere l’apertura dalla quale si sono calati i primi speleologi il 29 settembre del 1971.
Man mano che mi avvicino al centro della sala le stalagmiti diventano sempre più grandi, sono I Giganti, belli come enormi sculture d’avorio. Queste stalagmiti hanno un diametro di 2 mt – 5 mt e l’altezza di 1,50 mt – 20 mt. I ragazzi che esplorarono per la prima volta la grotta riconobbero il profilo di dante alighieri in uno dei giganti.
Grotte di Frasassi con i bambini, Sala 200
Quanti tesori si nascondono sotto terra. Camminando vediamo quello che a me ricorda il velo in pizzo ricamato di una sposa, è un Laghetto Cristallizzato. Poco più avanti una colatura di carbonato di calcio ha formato la scintillante, bianchissima Cascata del Niagara. Le grotte sembrano vive, abitate da mille esseri fiabeschi, ai nostri piedi si innalzano le torri scolpite dai secoli di un castello, il Castello delle Fatine. I bambini immaginano draghi, elfi e mammut tra le stalagmiti. La magia della natura con la complicità del tempo crea opere d’arte, che con un pizzico di fantasia prendono vita.
Procediamo verso la Sala 200 che prende il nome dalla sua estensione di circa 200 metri. Osserviamo sopra di noi le stalattiti che fendono l’aria come lame lucenti. Nella penombra vediamo un altro misterioso castello di stalagmiti rossicce, è il Castello delle Streghe. Superiamo l’Obelisco, le stalagmiti si tingono di riflessi terrosi, a tratti grigi e rosati. Immergiamo lo sguardo nel pozzo che conduce alla Sala Barbara. Le meraviglie si celano dietro ogni angolo, in ogni dove, l’occhio quasi non riesce a coglierle tutte.
Sala Gran Canyon
Oltrepassiamo i crepacci della sala Gran Canyon, mi soffermo di fronte ad una scultura che brilla sotto la luce, la chiamano Canne d’Organo. Se si potessero colpire delicatamente, ognuna di queste “canne” creerebbe un suono diverso, che magia!
La natura è pronta ancora a stupirci regalandoci un altro spettacolo di forme e riflessi. Davanti a noi si trova un laghetto da cui risalgono piccole stalagmiti che sembrano tante candele. La Sala delle Candeline si mostra a noi tra splendenti riflessi bianchi e azzurri. Le goccioline infrangono la superfice generando piccoli cerchi e nel contempo creano una musica eterea che risuona tra le rocce.
Grotte di Frasassi con i bambini, la sala dell’Orsa
Ne avevamo sentito parlare ed eccola lì l’Orsa, sembra quasi reale, potremmo quasi sfiorarle il muso. I bambini vorrebbero salirle in groppa, ma non si possono neanche sfiorare le formazioni calcaree frutto di anni, secoli di lavoro meticoloso di madre natura.
Sala Infinito
Procediamo scoprendo misteriosi cunicoli, tra il riverbero di luce dei cristalli e mille forme astratte con cui gioca la nostra immaginazione. Vediamo pozzi attraverso i quali risalivano le acque sulfuree. La mia mente viaggia immaginando quanti prodigi si nascondono sotto i nostri piedi, ancora da scoprire. La nostra madre terra, una sorpresa continua, una meraviglia infinita.
Grotte di Frasassi con i bambini consigli utili
- Ci sono diversi percorsi grazie ai quali si possono scoprire le grotte, noi consigliamo il percorso turistico, che dura 1 ora e 15 minuti, adatto alle famiglie. I gruppi sono accompagnati da guide professionali.
- Si può accedere con passeggino e con sedia a rotelle fino alla prima sala, poi sono presenti diverse scale.
- Consigliamo di indossare scarpe chiuse comode e una felpa visto che all’interno delle grotte ci sono 14 gradi costanti.
- Il tuo amico animale, se di piccola taglia, può visitare le grotte all’interno di un trasportino o in braccio. Presso il parcheggio della biglietteria sono presenti box gratuiti per i cani di grossa taglia.
- Il parcheggio principale si trova in località La Cuna-Genga stazione, vicino alla biglietteria. Qui si trova anche un’area camper. C’è poi una navetta che porta alle grotte. Un altro parcheggio si trova all’ingresso della frazione di San Vittore delle chiuse, a pochi minuti a piedi dalle grotte. Bisogna però munirsi prima di biglietto. Calcola che la navetta potrebbe essere un po’ affollata in alcuni periodi.
- Controlla orari, prezzi e norme covid-19 sul sito ufficiale delle grotte.
- Il biglietto delle Gole comprende anche il museo di Genga.
- Nella frazione di San Vittore, vicino all’abbazia, c’è un parco con giochi con alcune panchine.
- Nei pressi delle Grotte di Frasassi si trova il Tempio di Valadier, il Santuario della Madonna di Frasassi e le Gole di Frasassi.
- I bambini hanno reagito bene alla visita delle grotte, erano molto interessati e i loro occhi pieni di meraviglia. Anche i bambini più piccoli che erano nel nostro gruppo hanno affrontato il percorso con entusiasmo e curiosità.
- Non si possono assolutamente toccare le formazioni calcaree.
Non hai anche tu un debole per le avventure ricche di mistero e magia come questa?
Tutta la storia della scoperta delle Grotte di Frasassi raccontata nei particolari dagli scopritori del Gruppo Speleologico Marchigiano C.A.I di Ancona nel sito web http://www.frasassigsm.it
Grazie per le info!