Lo sento, è quasi impercettibile ma lo avverto, come un leggero ticchettio. Lo ascolto tra i passi che salgono le scale dei ponti di mattoni rossi. Lo vedo nelle grandi lancette della torre dell’orologio che si muovono lente. Sembra quasi immobile nel riflesso dei canali. Lo percepisco nel profumo di anguilla ai ferri che viene fuori dai ristoranti, pensando che è già ora di pranzo. Con un clic i turisti cercano di catturarlo nelle loro macchine fotografiche. Il signor tempo… Che qui a Comacchio sembra arrestare la sua corsa. Perché viaggiamo noi? Per rincorrere il tempo che fugge via, per riempirlo di bellezza. E quanta bellezza c’è a Comacchio e nelle sue valli!
Comacchio cosa vedere
Giungiamo vicino quella che ai miei occhi è l’ingresso di una magica città di riflessi. Sulla cartina leggo Trepponti. Gli archi, formati dagli antichi ponti sotto cui scorrono i canali, sono le porte della città, tutte portano a Comacchio. Mi perdo nei pensieri osservando la città che si specchia nei canali, in fondo ad essi, forse chissà, si svolge una vita al contrario, come succede in uno specchio. Forse il tempo scorre a ritroso… Le case dai colori tenui, le barche, i ponti, ondeggiano in una continua danza nei nastri d’acqua lucenti. Piccola onda, trovo sia un nome che gli si addica, ed è proprio il significato della parola da cui deriva Comacchio.
Passeggiamo tra le stradine cogliendo ogni particolare. Un serpentello nuota nell’acqua, appena nota le nostre ombre riflesse nell’acqua, va a nascondendosi tra le piante acquatiche. Un’anguilla gigante di ferro battuto sembra sbucare fuori all’improvviso dal muro, nei pressi di un ristorante. Appena più in là un’ insegna dipinta annuncia: L’anguilla c’è cucina lagunare. Qui l’anguilla ai ferri è una specialità locale da non perdere. La pesca dell’anguilla ha una storia antica.
Comacchio cosa vedere
Non c’è bisogno di seguire una cartina sulla quale si sono segnati mille punti rossi e tappe da rispettare. A Comacchio basta perdersi tra le stradine osservando le sue tante sfumature. Puoi passeggiare ai piedi della Torre dell’Orologio, osservare la seicentesca Loggia del Grano, entrare nella Cattedrale di San Cassiano con la facciata fatta in mattoni. Oppure visitare uno dei musei come il Museo Delta Antico e il Museo dell’Anguilla ospitato nella Manifattura dei Marinati. Qui si vedono ancora i vecchi camini di mattoni, dove un tempo si alzavano in cielo le nuvole di fumo dell’affumicatura. La storia riprende vita nell’antica fabbrica dove si lavorava il pesce, perché di pesce viveva la popolazione di questa cittadina lagunare.
Un’esperienza indimenticabile è vedere le Valli di Comacchio e le saline in barca o in bici e ammirare tanti uccelli acquatici, tra cui migliaia di fenicotteri.
Per visitare la città di Comacchio basta una mezza giornata. Si può girare per le sue stradine con il passeggino, c’è però qualche scala da affrontare quando si attraversano i ponti.
Come arrivare a Comacchio
Si trova facilmente parcheggio nei pressi del ponte dei Trepponti. Appena lasciata l’auto ci siamo trovati subito nel cuore della città.
Abbiamo raggiunto Comacchio in auto attraversando la lunga lingua di asfalto che divide il canale dalla laguna. Come spiegare la sensazione di libertà e meraviglia che si prova a correre sull’acqua. Ad un tratto dal finestrino, quasi come fossero una strana apparizione dalle sfumature bianco-rosa, eccoli, i fenicotteri!
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