Il mattino ci svegliamo con un temporale, aspettiamo che spiova e poi partiamo, niente ci fermerà abbiamo una missione da compiere. Attraversiamo le verdi montagne dell’Abruzzo e non resistiamo a fare una tappa nell’entroterra. Abbiamo sentito parlare del fiume verde che in alcuni tratti assume tonalità di un verde cangiante. Uno dei posti più belli dove ammirare questo fiume è l’area picnic che si trova nei pressi delle sorgenti del fiume Verde, vicino Fara di San Martino in provincia di Chieti. Siccome però è l’ultimo sabato di agosto, immaginiamo sia molto affollata e decidiamo di andare a vedere le Cascate del Verde. La cascata fa parte di una riserva naturale protetta, che si trova nel comune di Borrello, in provincia di Cheti.
Parcheggiamo vicino l’ingresso del sentiero, dove si trova un’area picnic un parco giochi, un bar con servizi igienici e un laghetto artificiale. Da qui partono due sentieri, uno che porta alla cascata e uno che costeggia il fiume.
Il percorso che porta alla cascata è lungo 600 metri in leggera pendenza, dopodiché si giunge ad un belvedere da cui si intravede il tratto più alto della cascata.
Per raggiungere il belvedere in basso e ammirare la cascata nella sua interezza, si devono scendere 200 scalini in forte pendenza. Incitiamo i bambini a camminare con la promessa di giocare a palla appena tornati.
Ci troviamo tra le alte montagne dalla vegetazione rigogliosa. Alziamo lo sguardo su e ancora più su, che spettacolo la natura sa offrire! Il salto della cascata è altissimo, le cascate del Verde sono tra le più alte cascate naturali in Italia.
Il sentiero che costeggia il fiume è lungo 2 km, ma non ci ha particolarmente colpito. Si costeggia il fiume e il rudere di un vecchio mulino che si trova tra gli alberi. Si può arrivare ad un belvedere da cui si può vedere la cascata dall’alto. Di fronte si innalza un possente pinnacolo di roccia, sembra quasi di volare.
Al ritorno facciamo un picnic e giochiamo a pallone sull’erba. Scopriamo che nello stagno ci sono tanti girini che stanno quasi per trasformarsi in rane.
Ora però dobbiamo proseguire, la costa de trabocchi ci aspetta.