Forse molti avrebbero rinunciato vedendo le grosse nuvole grigie farsi avanti e la pioggia venire giù. Io ho sempre pensato che la pioggia rende tutto più magico. Abbiamo allora deciso di aprire gli ombrelli e proseguire. Lungo il sentiero che sale tra gli abeti sento il profumo di legna umida e terra bagnata, è il profumo della foresta che dà il benvenuto all’autunno.
Il sentiero che porta nel Mondo Magico della Foresta
Giungiamo ad un bivio, frecce di legno ci indicano la strada. A destra si trova il Centro Visite Tre Cime e l’oroscopo celtico, a sinistra il Mondo Magico della Foresta. Il sentiero verso sinistra procede in leggera salita, dopo pochi metri troviamo un secondo bivio. Da sotto l’ombrello rosso, come fosse un’apparizione, vedo una casa di legno della forma di un grosso abete. Poco più avanti come per magia ne spuntano altre due. Siamo capitati nel magico villaggio degli alberi, è il Mondo Magico della Foresta.
Il parco tematico del Mondo Magico della Foresta
Due bambine sedute su un trono di legno giocano a far finta di essere due fate. “Stavolta voglio essere io la regina delle fate” dice una di loro. Qui è facile immaginare di veder spuntare all’improvviso una fata o un elfo dei boschi. Attraverso il cannocchiale fatato che si trova dentro la casa-albero, forse riusciremo ad avvistare qualche abitante della foresta. E infatti ecco un folletto, no è uno scoiattolo, anzi sono 3, no 5 scoiattoli, che sgranocchiano le nocciole lasciate qui per farli avvicinare ai bambini. Ecco i funghi giganti, la tana del tasso e lo scivolo della lontra.
Alle spalle delle tre case-albero c’è un parco giochi tematico, dove si possono scoprire e imparare mille cose su piante e animali del bosco. Oltre gli alti alberi le vette delle meravigliose montagne, illuminate dal sole che torna a splendere, vegliano su di noi. Attorno a noi ci sono delle scatolette di legno. Sollevando il coperchio di questi cartelli informativi, si possono scoprire tante curiosità sugli animali, i funghi, gli alberi e le piante che vivono in questo bosco. Manu e Davide si divertono a camminare in equilibrio sui tronchi e lungo il percorso kneipp. Riconoscere le foglie delle piante e infilarsi nella tana degli animali della foresta. Saltare sugli scalini imitando il salto della rana o del capriolo. Vicino ad una fontana di legno intarsiato troviamo delle tracce del bosco. Proviamo a riconoscere le impronte degli animali che si nascondono tra gli alberi che ci circondano.
In poche ore facciamo il pieno di curiosità, di gioia e di magia!
Come arrivare al Mondo Magico della Foresta
Parcheggia l’auto al grande parcheggio (gratuito) della stazione ferroviaria di Dobbiaco (oppure arriva in treno). Dando le spalle alla stazione dirigiti verso sinistra, e arriva alla fine del parcheggio. Nel bosco di fronte intravedrai i cartelli di legno che segnalano l’inizio del sentiero.
In un mondo fatto di schermi e tecnologia, dopo tanti giorni passati in casa, questa è stata una boccata d’aria buona. Ci siamo immersi in un mondo incantato e abbiamo lasciato finalmente correre le nostre gambe e la nostra fantasia.
Dobbiaco è una città piena di sorprese, il centro è molto carino carino, imperdibile una passeggiata al lago con sosta picnic. Il lago di Dobbiaco ci è apparso aldilà degli alberi in tutta la sua bellezza, in una meravigliosa giornata soleggiata di settembre. L’acqua brilla di mille scintille dorate nella luce di mezzogiorno. Le montagne dalle vette aguzze sembrano vicinissime, l’aria è limpidissima. Le vette luminose si specchiano nell’acqua dalle cangianti tonalità azzurre e verdi. Gli anatroccoli si avvicinano, mentre consumiamo il pranzo sul tavolino di legno. Di fronte a noi uno va in scena lo spettacolo delle Dolomiti, nella luce accecante di un giorno che vorrei non finisse mai.
Nei pressi del lago passa la ciclabile Dobbiaco-Cortina, che passa anche sotto le Tre Cime di Lavaredo. Da Dobbiaco si può partire anche per raggiungere Lienz, attraverso la ciclabile San Candido Lienz
Se non vuoi perderti i luoghi magici dell’Alto Adige visita anche Kronplatz e il regno del Gigante Baranci.
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Rodari la sapeva lunga con la ludodidattica… imparare giocando è il modo migliore. Attraverso la scoperta, il gioco, il divertimento, la conoscenza sarà indolore, piacevole e più efficace.
Dovremo tutti prendere esempio.