Avevo nostalgia di quella distesa viola, azzurra, poi rosa, arancio, e di quella terrazza aperta sull’infinito. Avevo nostalgia di Ravello, di Villa Rufolo e del suo concerto all’alba. Durante quell’alba di agosto, le note danzano mentre la luce sale. Gli archi dei violini disegnano armonie e il cielo sembra rispondere con un’eco di sfumature.
“Succede, a volte, quando ci alziamo all’alba, e usciamo in quell’ora tenera e solenne, da soli. Allora alziamo lo sguardo in alto, verso il cielo pallido che si va colorando di rosa, finché ciò che scorgiamo a oriente quasi ci strappa un grido, e il cuore sembra arrestarsi dinanzi alla strana e immutabile maestà del sole che sorge: qualcosa che accade ogni mattino da migliaia e migliaia di anni… Allora, per qualche attimo, ci sembra che vivremo per sempre. Ci succede anche quando ci troviamo soli in un bosco, al tramonto, e la pace dorata, misteriosa e profonda che vi regna sembra ripeterci dolcemente qualcosa che non riusciamo a comprendere del tutto…” (Dal giardino Segreto di Frances Hodgson Burnett)
Così abbiamo deciso di tornare a Ravello con i bambini.
Ravello con i bambini, visita a Villa Rufolo
Il concerto all’alba a Villa Rufolo si terrà l’11 agosto del 2022. Se vieni a Ravello non perderti Villa Rufolo e il suo concerto. Villa Rufolo prende il nome dalla famiglia che la realizzò nel XIII secolo. In quel tempo la villa vantava più ambienti che i giorni dell’anno.
Attraversiamo il portale ad arco dell’antica torre ed entriamo nel giardino incantato di Villa Rufolo. Camminiamo lungo il verde viale. Ci addentriamo nel chiostro moresco, che è una sorpresa di raffinati intrecci di foglie e fiori, che disegnano le arcate ogivali. Proseguendo incontriamo un pozzo, fantastichiamo guardando le monetine nell’acqua, immaginando che sia un pozzo dei desideri. A destra del pozzo si innalza la Torre Maggiore, alta 30 metri. Salendo oltre 100 scalini si arriva in cima alla torre, da cui si gode una bellissima vista. I bambini possono salire nella torre solo se hanno compiuto 5 anni.
Superiamo la Sala dei Cavalieri e il suo giardino, poi arriviamo al maestoso Belvedere. I rampicanti spogli si aggrappano alle mura di pietra degli archi e ricoprono il pergolato che sovrasta le eleganti colonne. Sembra di essere nel giardino segreto di Mary, aspro e spoglio a tratti, ma pronto a rifiorire in primavera. Passeggiamo tra pini, cipressi, tigli, piante esotiche, piante secolari e ci lasciamo accarezzare dagli ondeggianti rami di un salice. Il giardino superiore si affaccia verso oriente, aldilà della bellissima ringhiera in pietra scolpita, si spalanca l’orizzonte blu. Ora capisco perché lo chiamano “il giardino dell’anima”. Anche Boccaccio, Gregorovius, Wagner e Lawrence hanno amato questo posto. Si dice che Wagner abbia preso ispirazione dal giardino di Villa Rufolo, per il giardino della seduzione di Klingsor, del suo ultimo dramma musicale, Parsifal.
Sotto di noi si stende la terrazza con i giardini inferiori, a picco sul mare. Le aiuole coperte di fiori appena sbocciati, creano un allegro gioco di forme geometriche. Al centro della terrazza c’è una fontana dove i nostri bambini si sono divertiti ad osservare pesci, rane e rospi. In tutto il giardino ci sono anche altre fontane piene di rane, che a quanto pare sono ben vispe e sveglie, anche a febbraio. Più che vispe, visto che abbiamo visto un grosso rospo appena arrivati, nella piazza di Ravello, ecco da dove era arrivato! Saliamo una breve scala e passeggiamo tra le aiuole dei giardini colme di viole del pensiero. Sai che si dice della viola del pensiero? Che osservando i petali del fiore, puoi vedere il viso della persona amata e pensare a lei.
Ci alziamo dalla panchina di pietra, dalla quale abbiamo ammirato l’incantevole panorama, lasciandoci coccolare dai pallidi raggi del sole. Lasciamo la villa e ci dirigiamo nella graziosa piazzetta, alla ricerca del nostro amico rospo. Il nostro intento è quello di riportarlo alla sua fontana. “Dagli un bacino mamma”, dice Davide “così si trasforma in un principe”. Ma il rospo è sparito, poco male, io di principi azzurri ne ho già tre.
Se vieni a Ravello puoi visitare anche la splendida Villa Cimbrone, con i suoi archi, i pergolati e i giardini. Famosa è la sua terrazza, con le bianche statue che si affacciano a strapiombo sulla costa. Al momento Villa Cimbrone è chiusa per lavori.
Ravello con i bambini, consigli utili
Come arrivare
La viabilità in costiera Amalfitana è sicuramente problematica in alta stagione, ma per noi l’auto (o se si è in coppia lo scooter) è indispensabile per godere dei panorami che solo questa strada può donare! Si può arrivare a Ravello anche dal Valico di Chiunzi, ma noi consigliamo di percorrere la strada statale Amalfitana, nella direzione Sorrento – Amalfi. In questo modo ti troverai a destra della strada e potrai godere appieno di una delle strade più belle del mondo.
Ravello con i bambini, passeggino
Villa Rufolo presenta diverse scale, ma con un po’ di fatica, è fattibile con il passeggino.
Parcheggio
Abbiamo parcheggiato l’auto nel parcheggio Piazza Duomo, non grandissimo ma praticamente nella piazza principale di Ravello. Il parcheggio ha un costo di 1 €/h in bassa stagione. Si accede a Piazza Duomo tramite una rampa di scale (dove c’è anche un bagno pubblico). L’ingresso di Villa Rufolo è proprio in Piazza Duomo.
Sei mai stato nella bella Ravello? Faccelo sapere nei commenti qui sotto!