Per circa due ore e mezzo, la durata della nostra visita, ci è sembrato di entrare in uno di quei leggendari labirinti nascosti nelle piramidi. Un labirinto sotterraneo, pieno di segreti, perduto nelle nebbie del tempo. Un viaggio straordinario, attraverso oggetti sorprendenti e dipinti antichissimi dalla bellezza inalterata. Pareti scolpite di geroglifici che contengono la storia dell’antico Egitto, il popolo dalla leggenda millenaria.
Ad un tratto abbiamo avuto l’impressione che la sfinge si muovesse, forse pronta a porci un misterioso indovinello, come la sfinge all’ingresso dell’antica Tebe. Chi indovinava poteva passare e chi non riusciva a risolve l’indovinello, veniva strangolato o peggio, divorato. Il celebre enigma era questo: Esiste qualcosa sulla terra che ha quattro piedi, due piedi, tre piedi ed ha una sola voce? Tu riesci ad indovinare?
Manu ha appena finito di studiare gli egizi, che lo hanno molto appassionato. Anche io sono sempre stata affascinata da questa incredibile civiltà. Purtroppo questo non è il momento più adatto, altrimenti avremo fatto volentieri un salto in Egitto. C’è un posto però capace di aprire le porte dell’antico Egitto, di svelare misteri e meraviglie che il tempo non è riuscito a cancellare, parlo del museo Egizio di Torino, da visitare assolutamente con i bambini.
Sono 40000 i reperti dell’antico egizio che fanno parte della collezione, oltre 3.300 in mostra nelle sale del museo. Altri 11000 reperti si trovano nei depositi del museo, “le Gallerie della Cultura Materiale”, che sono visitabili. Il Museo Egizio è secondo per importanza soltanto al Museo di Antichità Egiziane de Il Cairo. Il museo fu fondato nel 1824, quando Carlo Felice di Savoia (re di Sardegna e duca di Savoia) acquistò da Bernardino Drovetti, Console Generale di Francia in Egitto, la sua collezione.
Tutto ebbe inizio durante la guerra nel Mediterraneo, tra la Francia Napoleonica e l’Inghilterra. Nella campagna d’Egitto l’esercito francese portò con se scienziati e archeologi, molti dei quali erano italiani. Gli egiziani erano poco interessati ai propri reperti, che vennero esportati senza problemi da Bernardo Drovetti. Egli accumulò una grande collezione che venne acquistata poi dal Re di Sardegna. Il Museo ospita un insieme di collezioni che si sono arricchite nel tempo e i ritrovamenti degli scavi condotti dalla Missione Archeologica Italiana, tra il 1900 e il 1935.
Visitare il Museo Egizio con i bambini è un’esperienza fantastica, che non possiamo fare altro che consigliarti.
Gli affascinanti reperti del museo
Nel museo è possibile vedere gli oggetti rinvenuti nella tomba di Nefertari, sposa Reale del faraone Ramesse II. L’unico corredo funerario trovato intatto del Nuovo Regno, al di fuori dell’Egitto, quello appartenente all’architetto Kha e a sua moglie Merit. Le statue di Ramesse II e Amenhotep I. Si possono osservare i grandi sarcofagi riccamente decorati dai colori splendenti. Uomini e animali mummificati, dal toro, al gatto, al coccodrillo. I bellissimi dipinti della tomba di Iti e Neferu. Oggetti straordinariamente ben conservati come una parrucca realizzata con capelli veri.
E ancora stele funerarie, importanti papiri. Una maschera funeraria rivestita in foglia d’oro, il gioco da tavolo della Senet. Nell’ultima sala al piano terra, visitabile alla fine del percorso, si trova la Galleria dei Re. Qui si trovano le sfingi, le grandi statue della dea Sekhmet (per volontà del faraone Amenhotep III fu raffigurata in centinaia di statue, in modo da allontanare la sua ira e proteggere l’Egitto). La statua di Thutmosi IIl. Il colosso che è la statua di Seti II, originariamente collocata nel gran cortile del tempio di karnak.
Alla fine della sala si trova il tempio di Ellesiya, dentro il quale si può anche entrare. La collezione è disposta in ordine cronologico. La Galleria dei Re è la sala più suggestiva, con le pareti e il soffitto scuri e il gioco di specchi. Ci si sente piccoli piccoli di fronte alla maestosità delle bellissime statue.
Durante la visita Manuele ci ha spiegato tante cose che ha studiato a scuola, ad esempio cosa sono i vasi canopi e cosa contiene ognuno di essi. Anche Davide, che ha solo sei anni, si è appassionato alla storia degli antichi egizi, in particolare è rimasto sorpreso dai tanti animali mummificati.
Consigli per visitare il Museo Egizio di Torino con i bambini
Dove si trova il museo
Il museo si trova in Via Accademia delle scienze 6. Poco distante da piazza San Carlo.
Visite guidate per bambini al Museo Egizio di Torino
Consigliamo di prenotare una visita guidata per bambini (dai 5 agli 11 anni) della durata di 90 minuti. Grazie alla guida i bambini scoprono l’antico Egitto attraverso un simpatico quiz. Meglio prenotare nel weekend. Costo 7 euro, oltre il biglietto d’ingresso al museo. Al momento causa covid non sono disponibili le audio guide per i bambini, per visitare autonomamente il museo.
Museo Egizio di Torino con Bambini da zero a sei anni
Per i più piccoli c’è Spazio ZeroSei Egizio, un luogo dedicato ai piccoli esploratori che scoprono gli egizi attraverso narrazioni e percorsi esperienziali. Ogni sabato e domenica, durata da 30 minuti/ 60 minuti a seconda dell’attività, costo 5 euro, oltre il costo del biglietto d’ingresso. Visita il sito per verificare gli orari a seconda dell’età del tuo bimbo e per prenotare. Per le famiglie con bambini da 0 a 2 anni è disponibile una piccola area accoglienza con accesso gratuito, con postazione per allattamento, fasciatoio e libri.
Percorso
Il percorso attraverso il Museo Egizio parte dal terzo piano, dove ci sono i reperti più antichi, per terminare al piano zero, dove si trova la Galleria dei Re e il tempietto di Ellesiyra.
Punto ristoro
Al momento il punto ristoro all’interno del museo è chiuso, ma ci sono numerosi ristoranti e bar nei dintorni.
Accessibilità
Il museo è accessibile a tutti. L’ingresso è gratuito per i disabili.
Obbligo deposito grossi zaini
Non è possibile portare grosse borse all’interno del museo, c’è però la possibilità di lasciarle le proprie cose nel guardaroba a pagamento.
Biglietti
Se vuoi risparmiare sui biglietti dei musei acquista le Torino + Piemonte card. Per tutte le info, le mostre e i biglietti, visita il sito del museo.
Museo Egizio di Torino con i bambini, avvertenze
Ti avverto, sarà difficile lasciare il Museo egizio di Torino con i bambini senza fare una tappa allo shop. Primo perché c’è un bel book shop per tutti i gusti. Secondo perché ci sono tanti souvenir e gadget carini, che i bambini vorranno per forza comprare. Noi ce la siamo cavata con 2 libri, 3 matite, 2 penne. E per poco non compravamo il peluche del gatto mummificato, per la zia Giuly amante dei gatti.