Quante domande hanno fatto i bambini domenica a Pompei. “Signora guida, ma la lava a Pompei è mai arrivata?” “Quando è nata Pompei, prima o dopo i dinosauri?” Poi c’era chi era preparatissimo, su come erano fatti i mosaici delle case dei ricchi mercanti della città. Qualcuno invece ha notato subito i buchi nelle pietre, vicino agli antichi negozi, dove si legavano le corde degli animali.
Pompei è molto grande, ha un perimetro di 3 km e per vedere tutto si impiega un’intera giornata, o meglio ancora, più di un giorno. Visitare Pompei con i bambini è possibile, ma seguendo un percorso adatto a loro. Alcune bellissime ville, come la famosa Villa dei Misteri, si trovano in zone meno accessibili per bambini e passeggino, poiché la strada presenta numerose buche.

Manuele e Davide che ascoltano Giusy, la guida di Note in cammino
Pompei con i bambini, il percorso
Noi abbiamo partecipato all’evento piccoli esploratori organizzato da Note in Cammino. Note in Cammino è un’associazione di giovani mamme professioniste nata nel 2016, che organizza concerti, degustazioni, trekking, visite archeologiche alla portata di tutti, anche dei più piccoli. Il loro obiettivo è promuovere la conoscenza del territorio e le sue eccellenze con professionalità, attraverso eventi belli ed originali. (Dai uno sguardo alla loro pagina per scoprire i prossimi eventi).
Il percorso dedicato ai piccoli esploratori, dura circa tre ore, adatto ai bambini dai 3 ai 13 anni. Io consiglio la visita a bambini di almeno 6 anni, se non più grandi. Manuele ad esempio ha 9 anni ed è riuscito a seguire con attenzione tutto il racconto su Pompei. Ad accompagnarci in questo viaggio indietro nel tempo, è stata la brava guida Giusy.

L’inizio del percorso “piccoli esploratori” agli scavi di Pompei
All’ingresso facciamo il biglietto e Giusy ci consegna le radioline con l’auricolare, (è possibile portare le proprie auricolari) una mappa del percorso e un foglietto con alcuni indizi, che ci porteranno a scoprire le divinità degli antichi romani. Giusy racconta ai bambini cosa è un eruzione e cosa accadde a Pompei, quando il Vesuvio eruttò nel 79 d.C. Ci sentiamo un po’ come in uno dei libri di Geronimo Stilton, pronti per una nuova avventura.
Il teatro grande

L’interno del Teatro grande di Pompei
La nostra prima tappa è il Teatro Grande, dove un tempo si poteva assistere agli spettacoli teatrali. Vediamo poi le strade con i solchi dei carri e le grosse pietre, usate per attraversare la strada quando pioveva. Osserviamo ad uno ad uno quelli che un tempo erano i negozi, le fontane e le case, con i loro giardini interni.
Il Foro

La vista del Vesuvio innevato dalla sommità del Teatro grande di Pompei
Giungiamo al Foro dove nascevano i templi dedicati ad Apollo e Diana, Zeus ed Era. Entriamo nel tempio dedicato all’imperatore Vespasiano, (famoso per aver inventato i bagni pubblici) con al centro il bellissimo altare sacrificale in marmo. Passiamo oltre il tribunale, osserviamo il mercato della carne e del pesce e i granai. Immaginiamo le persone della vecchia Pompei fare la spesa e portare offerte nei templi. Nel punto più alto di Pompei sorgeva il tempio di Venere. Ci soffermiamo ad ammirare i particolari di una cornice di marmo scolpito di un imponente ingresso, i disegni sono a dir poco meravigliosi. Oltre le mura e le colonne si innalza il Vesuvio, con il suo cratere spruzzato di neve.

Il Foro, Pompei
Via dell’Abbondanza

Via dell’Abbondanza
Attraversiamo via dell’Abbondanza, camminiamo sopra i marciapiedi di cocciopesto. Vediamo le antiche case, in alcune di esse notiamo i preziosi mosaici, come quello meraviglioso della casa del Cinghiale. Questa casa ha preso il nome proprio dal suo mosaico, raffigurante un cinghiale che lotta con due cani.
Entriamo nelle terme, dove la gente veniva a fare il bagno per lavarsi e rilassarsi. Qui si praticavano anche il nuoto ed altri sport. Passeggiamo tra le colonne e vediamo i tubi di piombo che portavano l’acqua, ancora intatti. Osserviamo ciò che rimane di un bellissimo affresco e le mura dipinte del caratteristico rosso pompeiano. Una statua dal viso consunto sembra osservarci. Ogni cosa, ogni pietra, ci racconta ciò che è stato.

Un termopolio di Pompei
Percorriamo le strade di una città che sembra tornare a vivere. Ecco il termopolio, l’antica tavola calda, dove un tempo i pompeiani venivano a comprare il cibo. I bambini rimangono incantati osservando il bancone con i fori dove veniva cotto e conservato il cibo. Ecco una fullonica, con la grande vasca dove si lavavano gli indumenti, e gli affreschi meravigliosi, è la Fullonica di Stephanus.
L’anfiteatro e la palestra dei gladiatori

L’Anfiteatro di Pompei
Concludiamo il nostro viaggio nel tempo all’anfiteatro. Osservare i possenti archi, vedere la grande arena, sentire nella testa le urla dei suoi ventimila spettatori, è stato emozionante. Nei pressi dell’anfiteatro si trova la palestra dei gladiatori. Camminando sotto il porticato, protetto da spessi pannelli che filtrano la luce. Guardiamo le teche di vetro che custodiscono il pane appena sfornato e carbonizzato dalla furia del Vesuvio. Sempre più incuriositi i bambini indicano i gherigli di noci, le olive, i legumi anneriti, ma paradossalmente ancora intatti.
Un divertente gioco finale
Non potevamo concludere meglio questa giornata che con un simpatico gioco-esperimento, simulando l’eruzione del Vesuvio. Giusy ci consegna l’occorrente: un cartoncino nero che si trasformerà in vulcano, un bicchierino rosso, del colorante rosso, aceto, sapone per i piatti e bicarbonato. Ed ecco un’eruzione spettacolare e divertente. I bambini oggi hanno imparato tanto divertendosi.
Tieni presente che il percorso può variare, la guida si regola in base alle esigenze dei bambini.
Pompei con bambini consigli pratici

Particolare di una fontana di Via dell’Abbondanza
Come arrivare
Arrivare a Pompei con il treno è comodo, si prende la circumvesuviana dalla stazione di Napoli e si scende alla fermata che si trova nei pressi degli scavi. Se vieni con l’auto Pompei dista da Napoli appena 25 minuti. Per verificare come arrivare a Pompei puoi consultare il sito Omio.it dove hai la possibilità di comparare i vari mezzi di trasporto e scegliere quello più conveniente.
Dove parcheggiare
Noi abbiamo parcheggiato l’auto nel parcheggio Pompei Parking Camping Spartacus, a 50 metri dall’ingresso del sito. La tariffa giornaliera è di circa 5 euro. Ci sono numerosi parcheggi su Via Plinio (ingresso scavi), ma meglio verificare sempre il prezzo in anticipo, per non avere sgradevoli sorprese.

particolare di alcune colonne di Pompei
Ingressi
Si può accedere al sito di Pompei dall’ingresso di Porta Marina, di Piazza Anfiteatro e dal varco di Piazza Esedra.
Passeggino
Questo percorso pensato da Note in cammino, è percorribile con il passeggino, non l’intero sito.
Accessibilità
Il Parco promuovere iniziative specifiche e percorsi per i visitatori con disabilità.
servizi igienici
Sono presenti i servizi igienici vicino ad ogni ingresso e al punto ristoro nei pressi del Foro.

Interno delle terme di Pompei
Punto ristoro
All’interno del Parco è presente un bar/ristorante (nei pressi del foro) dove è possibile acquistare cibo e bevande. All’interno degli Scavi ci sono anche numerose fontane che erogano acqua potabile. Ovviamente non è possibile mangiare ovunque all’interno del Parco Archeologico.
Periodo migliore
Per Visitare Pompei con i bambini è necessario evitare i mesi più caldi e affollati. Meglio organizzare la visita in primavera, in autunno o durante una bella giornata invernale.
Nuovi ritrovamenti
Non è possibile accedere durante questo percorso ai luoghi protagonisti degli ultimi ritrovamenti. I cantieri sono ancora aperti per restaurare le nuove scoperte, come il bellissimo termopolio della Regia V. Alcune aree sono visitabili autonomamente, facendo attenzione ai bambini.
Biglietti e sito
I biglietti del Parco Archeologico sono gratuiti per i bambini e ridotti per i ragazzi. Per altre info ed eventi organizzati, visita il sito ufficiale. Al costo del biglietto del sito va aggiunto il biglietto del percorso per bambini. Il biglietto comprende una visita con guida autorizzata della regione Campania, radiolina con auricolare, mappa, merenda e gioco.
Per prenotare il percorso per bambini: piccoli esploratori a Pompei o a Ercolano, vai sulla pagina facebook di Note in Cammino.
Di sicuro torneremo a Pompei che ha tanto altro da offrire e custodiamo gelosamente quanto abbiamo imparato oggi.
Se l’articolo ti è stato utile ne siamo felici, condividilo e chiedici ciò che vuoi nei commenti qui sotto.
Leggi anche il nostro articolo sul Parco Archeologico dei Campi Flegrei, la nostra esperienza alle ville dell’Antica Stabiae e sul Vesuvio.
Articolo in collaborazione con l’associazione Note in Cammino.