Forse non sai che Torino è piena di leggende e tradizioni esoteriche, che si perdono nella notte dei tempi. La città sorge alla confluenza di due fiumi, il Po e la Dora, ed è posta al vertice di due triangoli, quello della magia bianca e quello della magia nera. Il triangolo della magia nera attraversa San Francisco, Londra e Torino, quello della magia bianca, Lione, Praga e Torino. Pochi conoscono questo volto nascosto della città, oggi ti porto a scoprire i misteri di Torino.
Gli antichi romani credevano che la parte della città rivolta ad ovest, ovvero dove tramontava il sole, fosse tenebrosa, al contrario della parte della città rivolta ad est. La leggenda narra che la città sia diventata uno dei punti del triangolo della magia bianca, in quanto costruita nel punto in cui il fiume Po (che indicherebbe il Sole) e la Dora (che sarebbe invece la luna) confluiscono. Inoltre il 45° parallelo passa per il centro della città, accumulandovi una grande quantità di magia positiva.
Non dimentichiamo che Torino è la città che ha ospitato sensitivi e alchimisti come Nostradamus, Paracelso, Cagliostro e Gustavo Adolfo Rol. La città ha anche un’importante tradizione religiosa. Qui è custodita la Sacra Sindone, prima nella cappella della Sindone Guarino Guarini, oggi nel Duomo di Torino. Tanti sono i santi che hanno abitato la città, come San Giuseppe Benedetto Cottolengo e San Giovanni Bosco.
Dunque a Torino si combatte un’eterna lotta tra il bene e il male, vediamo quali sono i luoghi della magia nera e della magia bianca.
Luoghi della magia nera
Pizza Statuto

Monumento Frejus
Si dice che il vertice del triangolo della magia nera si trovi nel punto esatto dove oggi sorge l’obelisco, alle spalle della Fontana del Frejus. Piazza Statuto si trova ad ovest della città, luogo pieno di forze negative. Qui è stata costruita la Fontana del Traforo del Frejus, nata da un’idea del Conte di Veglio. L’angelo posto in cima dovrebbe simboleggiare il genio alato della scienza, che rappresenta la vittoria della regione sui titani della montagna, durante la costruzione del traforo. Alcuni credono che le statue ai piedi della montagna siano i lavoratori morti durante i lavori. Altri invece sostengono che la statua dell’angelo in cima alla montagna sia Lucifero, con in mano la stella a cinque punte, simbolo del demonio. Pare che nel monumento si nasconda addirittura la porta dell’inferno.
Il Rondò della Forca
Poco distante da Piazza Statuto, tra corso Regina Margherita e corso Valdocco, si trova Il Rondò della Forca. Oggi è solo una rotonda dove passano le auto, ma qui un tempo si trovava il patibolo, dove venivano uccisi i condannati a morte fino al 1863. Poco lontano si trova l’antica prigione in via Corte d’Appello.
Luoghi della Torino magica, il Portone del Diavolo

Il portone del Diavolo
In via XX Settembre, 40 – 10121 Torino, poco distante dal Museo Egizio, si trova un antico portone riccamente intagliato. Il batacchio centrale ha la forma di un caprone, con due serpenti che escono dalla sua bocca per poi intrecciarsi. Oggi questo è il portone della Banca Nazionale del Lavoro, in passato però fu una loggia massonica. Viene chiamato Portone del Diavolo per le numerose e oscure leggende che si raccontano. Si dice che la porta misteriosa sia apparsa una notte dal nulla. Pare che in questo palazzo abbia vissuto uno stregone che compiva riti satanici. Qualcuno parla di fantasmi e delitti orribili compiuti all’interno di queste mura. Una delle leggende narra di un soldato mandato a recapitare un messaggio al proprietario, che non è mai più uscito da questo portone. Venti anni dopo, alcuni muratori ritrovarono uno scheletro di un soldato incastonato nel muro. Mille misteri e strani sortilegi si nascondono dietro il Portone del Diavolo.
Gli occhi del diavolo
Camminando nei pressi del Portone del Diavolo si notano all’improvviso due strane fessure che si aprono nel pavimento. Siamo in via Lascaris (angolo Via San Francesco d’Assisi). Lungo il perimetro esterno del palazzo sede della banca, sono presenti una serie di fessure, sembrano occhi scuri osservatori degli ignari passanti. In realtà, le sottili aperture dovevano servire per portare luce e aria ai locali nel sottosuolo. La particolare forma, che ricorda un occhio allungato, ha conferito loro il nome di Occhi del Diavolo. Quale sarà la verità? C’è qualcosa di misterioso che si insinua in questa parte della città?
Luoghi della Torino magica, il Museo Egizio
Pare che nel museo Egizio di Torino si incontrino forze positive e negative. Il museo infatti, fa parte della magia nera, ma anche della magia bianca. Alcuni oggetti si dice siano dotati di cariche positive, mentre altri di cariche negative. Tra gli oggetti a cui sono attribuite energie negative, ci sono sicuramente quelli del Faraone Tutankamon (di cui è esposto un solo reperto, mentre gli altri sono conservati nei sotterranei). Poi c’è la piccola testa mummificata del malefico Seth, fratello e assassino di Osiride, dio dei morti e dell’oltretomba. Gli oggetti che riguardano il faraone Thutmosi III (maestro nelle discipline esoteriche che regnava in Egitto proprio quando la città di Augusta Taurinorum venne fondata) sarebbero carichi di energia positiva. Per fortuna pare che gli oggetti pieni di carica benefica, siano di numero superiore rispetto agli altri.
Luoghi della magia bianca
Il Palazzo Reale
C’è una linea immaginaria che passa tra le due statue dei dioscuri, una linea carica di energia positiva. Credenza vuole che il Palazzo reale segna la linea di confine tra la città bianca e la città nera. I due cavalieri di bronzo posti ai lati dell’ingresso del Palazzo Reale, sono i fratelli della mitologia Castore e Polluce. Essi tracciano questo confine, eretti probabilmente a protezione del palazzo e della dinastia sabauda. Su tutto il cancello del palazzo sono raffigurati 40 volti di medusa. Si dice che ci sia un segreto dietro queste figure dorate, che solo pochi eletti conoscono. Si possono trovare infatti i volti di medusa in vari punti della città. Quale mistero nasconderanno?
Luoghi della Torino magica, Piazza Solferino
In Piazza Solferino sorge la statua di Ferdinando di Savoia a Cavallo. Poco più avanti c’è la Fontana Angelica chiamata anche Fontana delle Quattro Stagioni. Ogni statua rappresenta una delle stagioni, due delle quali guardano a oriente e due a occidente. La fontana Angelica fa parte della zona bianca della città, ovvero è un luogo della magia bianca, anche se ha figure positive e negative. La statua femminile della Primavera rappresenterebbe la virtù, l’estate il vizio. Le statue maschili simboleggiano i giganti Boaz e Jaquim, che sostengono le colonne d’Ercole, il luogo dopo il quale iniziava l’infinito. Boaz simboleggia l’ignoranza, le tenebre, Jaquim la perfezione, la conoscenza. Questa conoscenza, è raffigurata dall’acqua che esce dalle otri che le due statue hanno in mano.
La fontana è piena di simbolismi e figure misteriose, tra cui il volto di medusa.

Fontana Angelica
Torino Sotterranea
Anche se non fa parte della Torino magica, è ugualmente un luogo pieno di leggende e misteri. Poco distante da Piazza Solferino si trova l’ingresso per la Torino Sotterranea. A 15 metri di profondità si stendono chilometri di gallerie visitabili. Anche se non hai il tempo per visitarla, puoi raccontare ai tuoi bimbi la storia e le leggende che animano questo luogo. Queste gallerie hanno fornito rifugio agli abitanti della città durante la seconda guerra mondiale e durante l’invasione francese. L’invasione Francese vide protagonista nel 1706 Pietro Micca, un minatore e soldato, che salvò le sorti della città provocando un’esplosione per impedire l’invasione nemica. Esplosione che purtroppo provocò la sua morte. In suo onore è stato istituito il Museo Pietro Micca, che ripercorre quei momenti di guerra.
Una simpatica leggenda racconta che nelle gallerie sotterranee di Torino si trovano tre grotte magiche, capaci di trasportare chiunque le varchi in altre dimensioni. Pare che in una di queste grotte sia nascosta addirittura la pietra filosofale. La magica pietra che rende immortali, che permette di trasformare tutto in oro, prevedere il futuro e conoscere il passato. Non è affascinante?
Luoghi della Torino magica, Mole Antonelliana
La Mole Antonelliana, costruita dall’architetto Antonelli, sembra un’antenna rivolta verso il cielo. Un’antenna che risucchia l’energia positiva dal sottosuolo, per espanderla su tutta la città. Sarà forse verso la Mole, che guarda la madonna con in mano il calice, della Chiesa della Gran Madre?
Chiesa della Gran Madre di Dio
Considerata il punto forte della magia bianca, la Chiesa della Gran Madre di Dio si trova vicino al Po. Al suo ingresso si trovano due statue della madonna, che rappresentano la fede e la religione. Una madonna regge una croce, l’altra un calice. Leggenda vuole che le due statue indichino con lo sguardo la posizione del Santo Graal. Si ipotizza che il calice si possa trovare nel Palazzo di Città, oppure nella Mole Antonelliana, o anche tra le statue stesse. Tu cosa ne pensi?

La Chiesa della Gran Madre di Dio
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