La parte più emozionante del viaggio è scoprire luoghi fantastici inaspettati, che spuntano all’improvviso lungo il cammino.
Per il weekend del 25 aprile avevamo altri programmi, che sono saltati all’ultimo minuto. Così mi sono messa al pc in cerca di un’alternativa, cercando un posto particolare, a massimo 3 ore di distanza da casa nostra. Dopo ore di ricerca stavo per arrendermi, quando Fabio mi manda una foto di un borgo incantato, con al centro una grande cascata. Non potevo credere ai miei occhi, un borgo talmente bello da non sembrare reale, poco conosciuto e ad un’ora e 40 minuti da Napoli. Sto parlando dell’Isola del Liri.
Questo borgo unico nel suo genere si trova in Lazio, nella provincia di Frosinone. E sia, partiamo!
Sosta al Lago di Posta Fibreno

Sosta al lago di Posta Fibreno
Ecco un altro luogo che ci ha sorpreso andando da Napoli verso l’Isola del Liri, il Lago di Posta Fibreno. Uno specchio d’acqua limpida, una tavolozza di sfumature chiare e scure che riempiono gli occhi di bellezza. Qui c’è una ricca flora e fauna. Diversi sono i sentieri da percorrere (anche con il passeggino) per ammirare il lago in tutte le sue sfaccettature.
Se cerchi un posto dove prendere un gelato o un aperitivo, ti consigliamo una sosta al ristorante e bar Lago Chiaro Chalet. Qui, nel punto più stretto del lago, puoi sederti su comodi divanetti ad un passo dall’acqua. Gli adulti possono ammirare i salici che dondolano sull’acqua cristallina delle sfumature del crisoprasio, mentre i bambini giocano nel parco giochi.
La cascata al centro del borgo

La cascata ed il borgo di Isola del Liri visti dal castello Boncompagni Viscosi
Una volta arrivati, percorriamo una strada che porta direttamente nel centro del paese dell’Isola del Liri. Aldilà delle case c’è un ponte, incorniciato di vasi colmi di viole del pensiero lilla e gialle. Dal ponte si apre uno degli scenari più belli mai visti. La bellezza di ciò che stiamo guardando ci viene addosso all’improvviso. Sotto di noi scorre un fiume, dentro cui si specchiano le facciate delle case dai toni pastello.
A destra e a sinistra del fiume si alzano le mura, dove si aprono romantici balconi, che pochi metri più avanti si interrompono. Di fronte a noi, proprio al centro delle case, si erge un’altura con in cima un castello. Affianco al Castello Boncompagni Viscogliosi, il fiume fa un salto di 27 metri, creando una delle cascate più belle e particolari del mondo. Il borgo è un incanto di colori e profumi, un’armonia di suoni, un dipinto dalle linee aggraziate. La meraviglia provata, non la posso contenere, la lascio sgorgare come inchiostro dalla penna, fissando le immagini tra queste righe. Spero questa gioia che straripa dal cuore, giunga fino a te.

Il borgo di Isola del Liri
Cosa Vedere sull’Isola del Liri
Il Fiume Liri nasce nei pressi di Avezzano in località Petrella Liri, frazione del comune di Cappadocia e attraversa la bellissima Valle di Roveto. Questa verde valle è famosa per i suoi borghi ritratti dai pittori danesi, uno di questi è Civita d’Antino. Il fiume giunto nel borgo si biforca, formando l’Isola del Liri. Nel paese non c’è una sola cascata, ma ben tre cascate.
Il Parco Fluviale
Nel Parco Fluviale è possibile ammirare la cascata del Valcatoio.
Passeggiamo lungo il fiume, tra fontane e sculture realizzate con gli antichi macchinari delle vecchie industrie cartiere. Al tempo dell’insediamento francese infatti, nacquero scuole ed industrie cartiere. Nel Parco Fluviale è presente la biblioteca comunale, che custodisce la Divina Commedia con le illustrazioni di Dalì.
Le antiche cartiere
Le industrie cartiere sfruttavano l’energia prodotta dalla cascata. Grazie alla macchina continua, tra le prime usate a livello nazionale e internazionale, si produceva la carta ricavata dalla cellulosa e da resti di stracci. La carta che veniva prodotta, veniva usata per stampare i rotocalchi italiani e addirittura per il Times di Londra. Sono ancora presenti sull’Isola del Liri l’antica cartiera Emilio Boimond e la cartiera Lefevre, dove sono ancora presenti le vecchie vasche olandesi.
Da pochi mesi la cartiera Lefevre è di nuovo visitabile attraverso dei tour guidati, che portano a scoprire la lavorazione della carta. Qui è possibile vedere anche la terza cascata. I tour spesso comprendono anche la visita della bellissima Villa Nota Pisani di inizio 1800, col suo giardino botanico. Talvolta è possibile visitare anche il Castello Boncompagni Viscogliosi. Puoi visitare la pagina Discover Ciociaria dove trovi le informazioni per i prossimi eventi organizzati, che ti faranno scoprire la storia di questo paese.

La vista da sopra la cascata
Castello Boncompagni Viscogliosi
Grazie alla guida scopriamo le meraviglie del Castello Boncompagni Viscogliosi. Entriamo nel giardino e ci sporgiamo dal balconcino romantico, che dà proprio sul bordo del salto della cascata. Una rondine passa oltre la fontana e si getta in picchiata, giù sui tetti del borgo e poi verso il fiume. La vista da quassù chiude in un abbraccio l’isola. Tutto è talmente bello, che ho paura possa sparire come un’incantesimo, allo scoccare della mezzanotte.
Il nostro tour continua, osserviamo la torre, passiamo sotto gli archi, oltrepassiamo il giardino, entriamo nella cappella che si trova dietro un arco coperto di glicine. Superiamo l’ingresso del castello, con il portone che ostenta lo stemma del dragone con la coda mozza da un lato, e il leone rampante dall’altro. Entriamo nella meravigliosa “sala delle rondinelle”, sotto i nostri piedi si trova il pavimento risalente al 1400. Rimaniamo incantati dai bellissimi dipinti e dal soffitto ligneo a cassettoni affrescato. Una storia, quella di questo castello, che parte dal medioevo e arriva fino ad oggi.

La sala delle rondinelle
Per visitare il castello puoi chiamare il numero 3662482208
Collegiata di San Lorenzo martire
Ugo Boncompagni si affacciava ogni giorno dal castello e osserva i comignoli della città, se non fumavano, mandava cibo a chi non ne aveva. San Lorenzo invece era diacono a Roma e si interessava della carità, per questo Boncompagni dedicò a San Lorenzo la cappella del castello. Di conseguenza anche la chiesa del paese fu dedicata al santo. All’interno della chiesa si trova la statua della Madonna di Loreto, divenuta patrono della città, dopo il voto per la liberazione del popolo dalla pestilenza.
D’estate si celebra la festa del Santissimo Crocifisso, che dura una settimana, il suo fulcro è un un crocifisso del 1400. Si dice che un artigiano trovò il legno e cominciò a modellarlo, quando il pezzo di legno cominciò a sanguinare. Nella chiesa ci sono due targhe in memoria dell’eccidio di maggio del 1799, ad opera dei francesi, ai quali non fu permesso l’accesso sull’isola. Morirono 500 persone, circa un terzo della popolazione della città. Molti si rifugiarono in chiesa. Il parroco di allora descrisse annotando su un vecchio diario, come il fiume da verde diventò rosso.

Collegiata San Lorenzo Martire
Sull’Isola del Liri si celebra il Liri blues festival a inizio luglio.
Cosa vedere nei dintorni dell’Isola del Liri
Sora
Nei pressi dell’isola del Liri si trova il borgo di Sora, anch’esso affacciato sul fiume. Si possono visitare la rocca, la chiesa Santa Maria delle Grazie, la casa natale di Vittorio de Sica. Da provare le tipiche ciambelle sovrane fatte anche dalla mamma di Anna Tatangelo.
Arpino e Fontana Liri
Nel comune di Arpino ha vissuto Cicerone, che narra queste terre in alcuni dei suoi versi. Ad Arpino ha vissuto anche lo scultore Umberto Mastroianni, qui si può visitare il suo museo. Nel paese di Fontana Liri è nato invece Marcello Mastroianni l’attore, nipote dello scultore Umberto. Ad Arpino è stato girato il film del 1988 Splendor di Ettore Scola con Mastroianni e Troisi.
Ricorda che l’Isola del Liri si trova vicino al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, alla Valle di Loreto e aVilletta Barrea. Puoi anche spingerti verso il mare, magari facendo una tappa sulle rive di uno dei laghi che si stendono lungo la costa, come il lago Sabaudia.
Isola del Liri cosa e dove mangiare
Ti consigliamo un pranzo o una cena al Ristorante Mauretto. Ottima è la cucina locale, salumi e formaggi del posto, i fini fini fatti in casa con funghi porcini e tartufo, le sagne fagioli e guanciale, l’agnello cacio e uova.
Anche se non li abbiamo provati personalmente, le persone del posto ci hanno consigliato anche il Ristorante Scala con Tartufo e la Pizzeria Don Antò. Siamo in Ciociaria d’altronde e qui si mangia bene ovunque.
Imperdibili sono il maritozzo e le paste della Pasticceria Facchini, il maritozzo con la panna ormai lo sogno tutte le mattine!
Isola del Liri dove dormire
Abbiamo soggiornato in un appartamento semplice, ma con una posizione stupenda. Affacciandoti dalla finestra verso sinistra puoi ammirare da vicino la cascata, che di notte si colora grazie ad un bellissimo gioco di luci. L’ingresso si trova tra le mura dalle sfumature pesca e albicocca, a pochi passi dal fiume. Il suo nome è La Finestra sulla Cascata. Dimmi se non è un sogno.
A proposito, c’è un parcheggio nelle vicinanze del centro e nei giorni festivi è possibile lasciare l’auto nelle strisce bianche, a pochi metri dalla cascata.

L’appartamento “la finestra sulla cascata” si trova proprio affacciato sul fiume e sulla cascata
Ogni tanto abbiamo bisogno di sognare ad occhi aperti, abbiamo bisogno di posti come questo. L’Isola del Liri, dopo mezzanotte è ancora lì, non è un’incantesimo, è reale e risplende con la sua cascata illuminata, tutta la notte.