Dal momento in cui ho sfogliato le pagine del mio primo libro di storia, in terza elementare, ho amato la storia dell’antica Grecia. Da quando ho ascoltato per la prima volta le affascinanti leggende dei miti greci, ho desiderato vedere Atene.
Ed eccoci qui finalmente, proprio ora che mio figlio Manuele sta studiando quello stesso, bellissimo periodo storico. Non poteva mancare dunque una visita all’Acropoli di Atene con i bambini.
Come raggiungere l’Acropoli di Atene con i bambini
L’abbiamo vista la prima volta di sera, alzando lo sguardo, mentre passeggiavamo tra Plaka e Monastiraki. Vedere i templi illuminati tutt’ora imponenti, che emanano una ricchezza infinita, è una grande emozione.
Ma come si accede facilmente all’Acropoli?
- Si arriva con la metro nei pressi delle fermate Monastiraki e Acropoli, quest’ultima è la più vicina. In alternativa si può raggiungere l’Acropoli in taxi, che giunge fino ai piedi della collina, dove sorge l’Acropoli. Si può salire in cima solo a piedi, la salita non è faticosa.
- Consigliamo di portare acqua e un cappellino per il sole. Nei pressi dell’Acropoli non si trovano punti ristoro e zone ombreggiate.
- Sono presenti due ingressi con rispettive biglietterie. L’ingresso principale è più affollato, per questo consigliamo di entrare dall’ingresso a sud-est, nei pressi del teatro di Dioniso.
- I biglietti possono essere acquistati online sul sito ufficiale, o sui vari siti di vendita. L’ingresso è gratuito per bambini e ragazzi fino ai 25 anni. I biglietti gratuiti non possono essere fatti online, ma devono essere ritirati presso le biglietterie. Consigliamo di visitare il sito in bassa stagione e di arrivare presto al mattino, per evitare lunghe code.
- La visita all’Acropoli può durare diverse ore, almeno due ore sono necessarie per vedere tutto con calma.
- Non è possibile visitare l’acropoli con il passeggino che va lasciato all’ingresso. C’è un ingresso per i disabili.
- C’è la possibilità di visitare l’Acropoli con una guida in italiano.
Le bellezze dell’Acropoli di Atene con i bambini
Facciamo un viaggio indietro di 2500 anni, durante l’età d’oro di Atene, quando i tempi splendevano di mille colori. Acropoli significa città alta, lo sperone roccioso che domina Atene è alto 156 metri sul livello del mare. Nel 480 a.C. con l’invasione persiana, i templi vennero distrutti. L’Acropoli rinacque grazie a Pericle, importante politico che eresse il Partenone, l’Eretteo, i nuovi Propilei, il tempio di Athena Nike. I romani in seguito si appropriarono di molte opere d’arte. I cristiani più tardi distrussero i templi, o li convertirono in chiese e ne saccheggiarono i tesori. Nel 1456 Atene fu conquistata dai turchi. Il Partenone fu trasformato in moschea e l’Eretteo ospitò l’arem del governatore. Nel 1687 il Partenone, durante l’assedio veneziano, si trasformò in polveriera e saltò in aria. Purtroppo nel 1800 Lord Elgin, ambasciatore inglese, rimosse diverse sculture per trasferirle a Londra, oggi orgoglio del British Museum. Nei giorni scorsi abbiamo letto di un accordo tra Atene e Londra, per far tornare alcune delle opere in patria, speriamo sia così. I templi nonostante i trascorsi storici, sono arrivati fino a noi, meravigliosa testimonianza tangibile della storia di una grande città, che mai verrà dimenticata.
Odeon di Erode Attico

l’Odeon Erode Attico che affaccia su Atene
Il primo impatto con le meraviglie dell’antica Grecia, lo abbiamo osservando il grande teatro che si affaccia sull’orlo della rupe, è l’Odeon. Oltre le scale che scendono ad imbuto verso il basso, c’è un anfiteatro chiuso da una grande parete di pietra, un tempo riccamente decorata a colonne. Questo anfiteatro fu costruito da Erode Attico, figlio di un banchiere ateniese, che diventò console romano e poi governatore della Grecia. Erode Attico costruì l’Odeon tra il 161 e il 174 a.C. in memoria della moglie. Oltre il teatro lo sguardo plana verso l’orizzonte, sopra la città.
Tempio di Athena Nike
Il Tempio di Athena Nike (dea della vittoria) sorge vicino all’ingresso e ai Propilei. Il tempio si trova ad un passo dalla rupe, da qui secondo la leggenda, il re egeo si buttò nel vuoto vedendo arrivare le navi con le vele nere, che pensava annunciassero la morte del figlio. Questo piccolo, ma prezioso tempio in marmo pentelico, fu progettato da Callicrate e costruito intorno al 425 a.C. Al suo interno era custodita una statua in legno di Athena Nike, con in mano un melograno, simbolo di prosperità. Il fregio esterno rappresenta i trionfi in battaglia degli ateniesi. Il tempio fu demolito dai turchi, per difendere l’acropoli dall’assalto dei veneziani, e poi ricostruito nell’800 dagli archeologi. Le sculture che facevano parte del tempio, sono custodite nel museo dell’acropoli.
Eretteo

L’Eretteo con le Cariatidi
Questo santuario è dedicato ad Atena. Il mito narra che qui si svolse la lotta tra Atena e Poseidone per dare il nome alla città. Si dice che Eretteo, il cui significato è “colui che scuote”, fosse il soprannome di Poseidone. L’Eretteo fu costruito tra il 421 e il 406 a.C. grazie allo scultore Fidia. Le colonne hanno uno stile ionico e non dorico come il Partenone. Famosa è la Loggia delle Cariatidi, che presenta sei bellissime sculture di donne al posto delle colonne. Le sculture probabilmente si ispirarono alle belle donne di Karyai, odierna Karyés in Laconia. Ora le cinque cariatidi originali sono custodite nel museo dell’Acropoli. Una delle cariatidi è oggi nel British Museum di Londra.
Sul lato opposto c’è un altro tempio, che custodiva una sorgente di acqua salata, dalla quale il dio Poseidone fece scaturire un cavallo, come dono alla città. A sinistra della loggia nasce un ulivo, che ricorda l’ulivo piantato da Atena, prezioso dono agli ateniesi.
Acropoli di Atene con i bambini, il Partenone
Appare così, nella sua imponente bellezza che ha attraversato i secoli, il Partenone. Con le sue 8 colonne frontali e 17 laterali, il tempio più famoso al mondo fu costruito in 15 anni, tra il 447 e i 432 a.C. Il Partenone venne eretto da Pericle per celebrare il contratto di pace con la Persia. Pericle affidò l’opera agli architetti Ictino, Callicrate e allo scultore Fidia. Il tempio fu realizzato con il marmo proveniente dal monte Pentelico. Il Partenone è largo 30 metri, lungo 70 metri e alto 14 metri, con colonne doriche.
Al suo interno era presente una statua di Atena alta circa 13 metri in avorio e oro (si dice fosse decorata con oltre 1000 kg di oro) commissionata da Pericle a Fidia. Purtroppo questa statua è andata distrutta. Il nome Partenone dovrebbe significare “tempio della vergine” ed è infatti dedicato ad Atena. Su uno dei frontoni triangolari, è rappresentata la lotta di Atena e Poseidone per il dominio sulla città. Si possono ammirare diverse sculture sui frontoni e le metope, alternate dai triglifi, gli elementi decorati con scanalature verticali. Sulle metope sono rappresentate scene di guerra, come la battaglia tra centauri e lapiti e il saccheggio di Troia. Il vanto del tempio erano le meravigliose statue, realizzate dallo scultore Fidia. Per ammirare molte delle sculture ci si può recare al museo dell’Acropoli, ma per vedere i bellissimi frontoni originali, bisogna raggiungere il British Museum di Londra.
Teatro di Dioniso
Ai piedi dell’Acropoli si trova il teatro di Dioniso, si dice sia stato il primo teatro al mondo. Durante le feste in onore del dio Dioniso, andavano in scena spettacoli teatrali. Le prime rappresentazioni avvenivano nell’Agorà, ma poi, sfruttando il pendio della collina, fu costruito un teatro vicino ad un tempio dedicato a Dioniso. Durante gli spettacoli era presente un coro, (in uno spazio centrale chiamato orchestra) un palcoscenico per gli attori e le gradinate in legno dove sedeva il pubblico. Il teatro poteva ospitare circa 17000 spettatori. Le opere di Eschilo, Euripide e Sofocle, ebbero qui la loro prima rappresentazione. Nel 330 a.C. il teatro diventò un bellissimo monumento in pietra, grazie a Licurgo. Il Teatro di Dioniso ha poi avuto diverse ristrutturazioni romane. Nello spazio dell’orchestra, durante il periodo romano, si tenevano delle piccole battaglie navali.

La vista su Atene dall’Acropoli
Dall’Acropoli è possibile avvistare anche l’Arco di Adriano.
Spero che questa piccola guida ti sia stata utile. Prima di visitare l’Acropoli di Atene con i bambini, ti consigliamo anche questo libro sui miti greci, da leggere insieme a loro. Non so tu, ma io li ho sempre adorati e letti tutti fin da bambina.
Leggi anche il nostro articolo sui quartieri più belli di Atene.
Fantastici!!! Io vorrei andarci questa estate e i miei bambini avranno 9, 10 e 11 anni. Potresti darmi qualche indicazione aggiuntiva per la guida in italiano? La posso prenotare da qui? Dove?….scusa se ti chiedo ma trovo solo tour in inglese
Noi non l’abbiamo prenotata prima, ma all’ingresso c’erano guide che parlavano italiano che si sono subito avvicinate a noi. Volendo puoi scaricare l’audio guida Travelmate di Musement per sicurezza.
utilissimi questi consigli per le famiglie che vogliono visitare l’Acropoli! Noi siamo stati in nelle isole greche quando nostra figlia era piccolina e ora che è un po’ cresciuta mi piacerebbe visitare Atene che invece ci manca. Potrebbe essere una meta perfetta per il prossimo anno scolastico, visto che sarà in quarta!!!
Infatti Manuele ha molto apprezzato il museo oltre che l’acropoli e in quinta continueranno a studiare i greci, per loro una cosa molto importante vedere queste meraviglie da vicino.