Non ti so spiegare la sensazione che si prova, quando il castello di Neushwanstein appare all’improvviso davanti agli occhi. Tra le radici nodose che sanno di terra bagnata e i fitti rami degli alberi, si apre l’ingresso di Marienbrücke, il ponte di Maria. Assi di legno un po’ traballanti, sorrette da una robusta struttura di acciaio, conducono in uno dei posti più incredibili che si possa immaginare. Sotto i miei piedi una cascata si tuffa in un laghetto di acqua limpidissima, siamo ad un’altezza da capogiro e un brivido corre lungo il corpo. Il ponte sospeso è aggrappato alla roccia scoscesa, a 90 metri d’altezza.
Alzo lo sguardo, ed è lì, come uscito da un racconto fiabesco, come sospeso su una nuvola, il castello delle favole, incastonato tra mille alberi di un verde brillante. Neushwanstein, imponente come un fiero guerriero che il tempo non può toccare, commovente come un miraggio che all’improvviso può sparire. Sento di far parte anch’io della fiaba, chiusa all’interno di una sfera di vetro… Questo è uno di quei momenti perfetti, che si vivono solo nei film romantici ed io ci sono finita dentro. Vorrei solo fermare il tempo per afferrare e trattenere questo frammento di felicità.

Il castello di Neuschwanstein visto dal ponte di Maria
La storia del castello Neuschwanstein
Il Castello Neuschwanstein è un inno alla cultura cavalleresca del medioevo, voluto dal re di Baviera, oggi voglio raccontarti la sua storia.
Questa è la storia di un re sognatore, Ludwig II.
Ludwig, (1864/1886) cugino di Sissi l’imperatrice d’Austria, divenne re a 18 anni, ma poco dopo la sua proclamazione venne sconfitto in guerra e successivamente la Baviera perse la sua indipendenza. Ludwig allora decise di chiudersi in un mondo tutto suo, in cui egli era il monarca assoluto. Si dedicò all’arte e alla musica, lasciandosi ispirare dall’artista e suo amico Wagner. Dato il suo animo romantico, si impegnò nella costruzione di diversi castelli da fiaba, il castello di Linderhof, Herrenchiemsee e il Neuschwanstein, costruito con tecniche nuove, fantasiose e innovative. Questi progetti però erano talmente costosi, che lo mandarono in rovina. Nel 1886 Ludwig fu dichiarato mentalmente incapace di governare e fu trasferito nel castello Schloss Berg, nei pressi del lago Starnberger. Una notte Ludwig e il medico che lo aveva in cura, furono ritrovati annegati nel lago, in pochi metri d’acqua. La loro morte rimane ancora oggi un mistero.
I sudditi del re amavano Ludwig e non avrebbero mai permesso la vendita o la distruzione del castello, come invece era stato stabilito. Quella stessa estate il castello di Neuschwanstein fu aperto al pubblico, dando vita ad un mito senza fine.
Questo meraviglioso castello ha ispirato Walt Disney nella creazione del castello della Bella Addormentata e Cenerentola.

Avvolto nella nebbia sembra ancora più magico
Il castello di Neuschwanstein all’interno
Non vedrai foto dell’interno del castello perché è vietato filmare, ma ti consigliamo assolutamente di vedere cosa nascondono le sue sale. Ti stai chiedendo se visitare il castello di Neuschwanstein con i bambini è una buona idea? I nostri bambini (di 10 e 6 anni) erano talmente affascinati da non voler più venire via.
Varcare la soglia del castello Neuschwanstein significa entrare in un mondo meraviglioso e irreale, o meglio in un’opera di Wagner. Tra queste mura si viaggia sulle ali della fantasia, nel mondo segreto, sognato da re Ludwig.
Entriamo nella sala del trono, l’oro è ovunque e ci riempie gli occhi. Questa sala è stata costruita in stile bizantino, progettata da E. Ille e J. Hofmann. I dipinti raffigurano i dodici apostoli. Al centro dell’abside sono rappresentati Cristo, Maria e l’apostolo Giovanni. Qui doveva sorgere un ricco trono fatto d’oro e d’avorio, mai realizzato. All’estremità della sala ammiriamo il dipinto “La lotta di San Giorgio con il drago”. Sopra le nostre teste è sospeso un enorme, pesante lampadario, che ricorda una regale corona bizantina in ottone dorato e pietre colorate, sul quale si ergono 96 candele. Calpestiamo un meraviglioso pavimento in mosaico, realizzato utilizzando oltre due milioni di tessere. Sotto la cupola, tra i preziosi archi sorretti da colonne, si fondono i simboli delle diverse religioni.
Lungo le pareti della stanza del re va in scena il dramma di Tristano e Isotta. Il letto a baldacchino e i mobili sono stati realizzati in legno di quercia, arricchito da preziosi intagli. Le tende, le tappezzerie che ricoprono la sedia di lettura, le coperte sul letto, sono del colore preferito del re, il blu bavarese. La finestra della camera da letto si apre su un balcone che si affaccia su una natura dalla bellezza aspra, che toglie il fiato. Durante la visita non si può accedere al balcone, si può solo i travedere il magnifico panorama. Potendo affacciarsi, l’occhio correrebbe lungo la roccia scoscesa della gola di Pöllath, soffermandosi sulla sua cascata di 45 metri. Immagino Ludwig sorseggiare il suo tè, seduto al suo tavolino, mentre osserva la gola e dietro di essa, il massiccio del Säuling (2045 metri).
La figura del cigno è ricorrente nella stanza del re e in tutto il castello, così come nel castello del padre, Hohenschwangau. Il cigno era stato anche l’animale simbolo dei signori di Schwangau, Massimiliano II che si considerava il loro successore, fece suo lo stemma. Il cigno è presente inoltre nell’opera di Wagner Lohengrin ed è simbolo di purezza, per questo scelto anche da Ludwig come figura simbolo del castello, insieme al leone presente sullo stemma dello Stato Libero di Baviera.
Attraversiamo una grotta con tanto di stalattiti che pendono dall’alto, illuminata da luci colorate, voluta dal re e ammiriamo il malinconico giardino d’inverno. Ogni angolo, ogni particolare ci stupisce e ci racconta la storia, l’animo fantasioso e sensibile di re Ludwig.
Entriamo nella grande sala dei cantori, 600 candele aspettano ancora di illuminare una sala che non è stata mai utilizzata. Sul fondo, quasi in attesa di catturare gli sguardi dei visitatori, il bellissimo pergolato dei cantori. I dipinti raccontano il dramma di Parsifal che libera il Santo Graal. Ci lasciamo trasportare dal mondo fantastico che il re di Baviera ha saputo creare e che immutato è giunto fino a noi.
In ultimo visitiamo la grande cucina, con l’enorme stufa a legna e le mille stoviglie in rame, ci sembra di vedere a lavoro cuochi e aiutanti tra gli sbuffi e i vapori della cucina… Questo castello sembra avere un’anima!
Visitare il castello Neuschwanstein con bambini consigli utili
Dove sorge il castello Neuschwnstein
Il castello di Neuschwanstein si trova nel paese di Schwangau e a pochi km dalla bella città di Füssen, in Algovia. Da Füssen passano strade meravigliose come la la Romantische Straße e la Deutsche Alpenstraße. La strada Romantica parte da Füssen e arriva a Würzburg. Per visitare il castello si raggiunge la località di Hohenschwangau, frazione del paese Schwangau, punto più vicino al castello dove parcheggiare.
Sono diversi i parcheggi, il P2 è designato ai camper, noi ad inizio settembre abbiamo speso 13,00 euro per la sosta, non è possibile pernottare.
A Fussen ci sono aree sosta, camping e fattorie dove è possibile trascorrere la notte e svegliarsi con la vista del castello.
In località Hohenschwangau sono disponibili solo parcheggi a pagamento
Per tutte le informazioni sulla visita al castello vedi il sito https://www.neuschwanstein.de/ital/tourist/raggiung.htm

I parcheggi si trovano ai piedi dei castelli
Orari e biglietti
Orari di apertura del castello:
dal 1 aprile al 15 ottobre: dalle 9 alle 18
da 16 ottobre al 31 marzo: dalle 10 alle 16
aperto tutti i giorni eccetto il 1º gennaio, il 24, 25 e 31 dicembre.
prezzo intero: 15 euro · prezzo ridotto: 14 euro
Ingresso libero per i bambini e i ragazzi al di sotto dei 18 anni.
Durante la visita di Neuschwanstein si viene accompagnati da una guida. La visita guidata ha una durata di circa 30 minuti, con audio-guida anche in italiano. Si possono prenotare visite speciali per i bambini con audio-guida.
Noi abbiamo provato a prenotare i biglietti un mese prima, ma essendo fine luglio, i biglietti erano esauriti. Per fortuna un numero limitato di biglietti è disponibile ogni giorno alla biglietteria, alla base del castello, biglietteria (Ticket Center) di Hohenschwangau, anche se bisogna arrivare presto al mattino (siamo arrivati alle 8:30). Una volta presi i biglietti è necessario di rispettare l’orario al minuto, qui sono molto precisi.

La vista sul castello di Hohenschwangau e sull’Alpsee dal castello di Neuschwanstein
Come raggiungere il castello Neuschwanstein con i bambini
Si arriva al castello con romantiche carrozze trainate da cavalli (salita 7,- Euro / discesa 3,50 Euro) e con i bus (salita 2,50 Euro / discesa 1,50 Euro / Salita e discesa 3 Euro)
Dal punto di arrivo delle carrozze, situato al di sotto del Castello, si devono percorrere ancora 450 metri, cioè 10-15 minuti a piedi in salita, per raggiungere l’ingresso del Castello. Guarda la mappa di Hohenschwangau la mappa completa con la legenda è disponibile all’indirizzo www.hohenschwangau.de
Per ragioni di spazio gli autobus non possono giungere fino al Castello, ma arrivano fino al belvedere Marienbrücke, il Ponte di Maria, al di sopra del Castello. Da lì si percorrono a piedi in discesa 500 metri, cioè 10-15 minuti, per raggiungere l’ingresso del Castello. I biglietti possono essere acquistati sull’autobus.
I visitatori con ridotta mobilità possono prenotare la visita guidata in anticipo presso il Ticket Center Hohenschwangau.
Il Castello Hohenschwangau
Abbiamo avvistato il castello Hohenschwangau dalle finestre del Neuschwanstain, da qui la vista plana oltre le gialle torri di Hohenschwangau, verso i verdi alberi della Baviera e il blu del lago Alpesee Hohenschwangau. Da questa prospettiva immensità e bellezza sono tangibili. Il castello Hohenschwangau, dopo essere stato quasi distrutto durante la guerra, fu acquistato da Massimiliano II padre di re Ludwig e restaurato. Divenne così la residenza estiva della famiglia reale. Anche questo castello è visitabile all’interno.
Visitare il Castello Neuschwanstein con i bambini è come tuffarsi in una favola, la favola di un re che ancora oggi continua ad essere raccontata e continua ad incantare chi varca la sua porta.